La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla denuncia presentata dal ministro dell’Economia Giovanni Tria sulla diffusione, avvenuta nei giorni scorsi, di una bozza della lettera di risposta del capo del dicastero alla richiesta di spiegazioni da parte della Commissione europea sull’evoluzione del debito italiano. Il procedimento è al momento contro ignoti. Nella denuncia si ipotizzavano i reati divulgazione di atti secretati e violazione di segreto d’ufficio. A depositare la denuncia, ha fatto sapere il Tesoro, è stato lunedì il generale Fabrizio Carrarini, vice-capo di gabinetto del ministro e responsabile della sicurezza cibernetica.

Il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, ha commentato parlando di “un governo ridotto a denunce in procura tra ministri e loro vice”. Questo perché venerdì sera, dopo le polemiche del Movimento 5 Stelle su presunti tagli al welfare a cui faceva riferimento la bozza e la successiva smentita di Tria, il viceministro all’economia Laura Castelli si era detta sorpresa perché “nel pomeriggio anche io ho visto una bozza della lettera che girava con quei contenuti e purtroppo quel passaggio sul taglio al welfare c’era ancora”.

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