“Se dovessi decidere oggi sull’Alta velocità Torino-Lione, io non la farei, non la trovo conveniente. Ma mi trovo in fase di attuazione, quindi o trovo un’intesa con Commissione europea e Francia o il percorso del Tav è bello e segnato“. A rivendicarlo il premier Giuseppe Conte, rispondendo ai cronisti in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “C’è un contratto di governo – ha esordito sull’alta velocità – se non fossi stato d’accordo su quel punto avrei chiesto di cambiarlo o non avrei accettato l’incarico: quello è il mio faro. Poi c’è un metodo di lavoro, non è che ci si sveglia oggi e si cambia idea, soprattutto quando si è detto che si proseguirà con un metodo”. E ancora: “Quel metodo è l’analisi “costi benefici, non è che si attende per mesi e poi si contesta nel merito, così non funziona”, ha rivendicato, con un chiaro riferimento alla Lega di Salvini. Ora, ha precisato Conte, “è iniziata un’interlocuzione ed è stato avviato un percorso. Ho parlato con Macron e il ministro delle Infrastrutture si sta confrontando con il suo omologo francese. Dopodiché a breve ci sarà un altro passaggio con la Commissione Ue. Al termine dell’interlocuzione tireremo le file”