Si chiama CitBOT l’Intelligenza Artificiale che aiuta i cittadini a conoscere le risposte relative alle proprie libertà civili. A metterla a punto è stata l’Associazione Luca Coscioni, e i primi quesiti a cui risponde sono quelli relativi all’applicazione della legge sul testamento biologico. Si tratta di una chatbot, ossia di un software “addestrato” per rispondere alle domande mediante l’apprendimento automatico. Chi si collegherà in chat e porrà le sue domande tramite Telegram, il canale TeleCitBOT o il sito ufficiale dell’Associazione Luca Coscioni non avrà a che fare con persone fisiche ma con un computer.
Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e ideatore di CitBOT, sottolinea che “oggi i grandi investimenti sull’Intelligenza Artificiale sono realizzati fondamentalmente con due obiettivi: aumentare l’efficacia nel vendere i prodotti, oppure nel controllare i cittadini. È indispensabile investire anche su un modello alternativo: l’intelligenza artificiale civica, per rafforzare il potere del cittadino nel difendere i propri diritti e libertà fondamentali”. Il servizio sarà disponibile a breve anche via Whatsapp, Facebook, Google Assistant, Siri e Alexa.
L’argomento di partenza è il testamento biologico perché i responsabili dell’Associazione ravvisano lacune nell’informazione finora diffusa al riguardo, a fronte di un grande interesse da parte della cittadinanza. La fase di test ha coinvolto gli iscritti dell’Associazione e al momento CitBOT è in grado di rispondere a circa 1.000 domande semplici. Ora prenderà il via una seconda fase di test che coinvolge tutto il pubblico e che è mirata proprio a migliorare le prestazioni del sistema e a permettergli di apprendere di più così da aumentare la propria affidabilità.