Cronaca

Cremona, approfitta della coda per il selfie con Salvini per molestare una ragazzina: arrestato

Attende la fine del comizio, quando la gente si mette in fila, ai piedi del palco, nell’attesa di fare un selfie con Matteo Salvini. È quella, nella testa di Luca Todde, 50enne sardo ma residente a Bergamo, l’occasione giusta. Non era la prima volta che lo faceva, ammetterà più tardi. E così si struscia, con i pantaloni ma mutande sotto, contro una ragazzina di 16 anni, in coda per una foto col ministro leghista. Identificato, su disposizione del pm Milda Milli l’uomo è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Cremona impegnati lunedì sera ai giardini pubblici nel servizio d’ordine approntato per la visita del vicepremier. Salvini era a Cremona per sostenere il candidato sindaco di centrodestra in vista del ballottaggio di domenica.

Il 50enne é finito in manette con l’accusa di violenza sessuale. Era la tarda serata di lunedì, quasi le 23, quando Salvini ha terminato di arringare i cremonesi accorsi ad ascoltarlo. “Preparate i cellulari in modalità selfie”, ha detto il leader del Carroccio a chiusura dell’intervento. Giù dal palco, allestito per il comizio, si é già creata una lunga fila. Tutti in attesa (Salvini si fermerà a fare foto per più di mezz’ora). Nella calca c’era anche la ragazza. Dietro di lei, il 50enne. Il quale prima ha bloccato la giovane per un braccio, e poi ha cominciato a strusciarsi contro di lei, insistentemente, per una decina di minuti. Incredula, la 16enne ha protestato cercando di divincolarsi. Alla fine ci è riuscita, ed è corsa via ad avvertire una pattuglia della polizia, raccontando quanto le era appena accaduto. La ragazza ha quindi indicato l’uomo che l’aveva aggredita, il quale era ancora lì, non si era mosso. Portato in questura, è stato identificato e arrestato. Ai poliziotti, l’uomo ha ammesso che in passato si era già strusciato contro una giovane donna. E racconta che aveva fatto la stessa cosa l’anno scorso ad un concerto di Radio Italia a Milano. Domani è previsto l’interrogatorio di garanzia. Il magistrato è intenzionato a chiedere al gip la custodia in carcere.