Parlando delle novità annunciate da Apple alla conferenza per gli sviluppatori WWDC 2019, ieri abbiamo accennato a una nuova caratteristica di iOS 13 che potrebbe prolungare la vita delle batterie degli iPhone. Nella pagina ufficiale si fa riferimento alla funzionalità “Ricarica Ottimizzata”, accompagnata da poche righe di spiegazione: “aiuta a rallentare l’invecchiamento della batteria, riducendo la quantità di tempo in cui il tuo iPhone resta completamente carico. iPhone apprenderà la tua routine quotidiana, attendendo di terminare la carica oltre l’80%, fino a quando non hai bisogno di usarlo”.
Non è molto, ma ci sono alcuni indizi che permettono di capirne di più. Partiamo dal dato di fatto che le batterie installate oggi negli smartphone sono modelli agli ioni di litio. Sono ampiamente adottate nei dispositivi portatili di elettronica di consumo perché si caricano fino all’80% più velocemente rispetto alle precedenti tecnologie, e non soffrono del cosiddetto “effetto memoria”, in pratica non si degradano a fronte di ripetuti cicli di carica e scarica parziale.
Tuttavia hanno un altro problema: soffrono del ciclo di carica massimo, ossia dopo tanti cicli di ricarica iniziano a perdere capacità. Da notare che per ciclo di ricarica non s’intende solo quello completo da 0% al 100%, ma anche una ricarica parziale quotidiana e prolungata nel tempo. A questo si aggiunge il calore, che è un cliente molesto per i dispostivi elettronici: tenere la batteria carica al 100% ne comporta il rischio di degrado a lungo termine, a causa del surriscaldamento. Ecco perché gli smartphone di ultima generazione, quando sono collegati all’alimentatore, alternano periodi di ricarica a quelli di pausa. Pochi ci avranno prestato attenzione, ma lasciando il telefono in carica tutta la notte, la percentuale della batteria oscillerà fra il 95% e il 100%. Questa azione protegge l’elettronica da un eccessivo calore, per contro “spreca” a vuoto i cicli di ricarica, senza che il dispositivo venga effettivamente usato.
È qui che scende in campo la Ricarica Ottimizzata di iOS 13, che si basa sull’apprendimento automatico dell’Intelligenza Artificiale. Prima di tutto “capisce” a che ora della giornata l’utente ricarica abitualmente lo smartphone. Ferma la ricarica della batteria quando raggiunge l’80%, e fa riprendere l’attività solo quando si approssima l’orario in cui, di solito, l’utente stacca la presa elettrica. Poniamo l’esempio tipico della ricarica notturna, per un utente che si corica a mezzanotte e si alza alle 7 del mattino. Quando la batteria raggiunge l’80% la carica si ferma, e riprende alle 6:30 per arrivare al 100% all’ora in cui di solito suona la sveglia.
Si evita il surriscaldamento, si abbassano i cicli di carica e scarica, quindi la batteria dura di più. Questo sulla carta. Quando iOS 13 sarà disponibile, e dopo svariati mesi di test, sarà possibile avere qualche indicazione sulla validità della soluzione. Molto dipenderà dall’efficacia degli algoritmi di Intelligenza Artificiale e sulla vita abitudinaria o meno degli utenti.