“Salvini? È passato da Mussolini a Falcone, dai condoni ai subappalti fino al contante no limits, cose sulle quali Giovanni Falcone inorridiva. Purtroppo siamo a questi fenomeni che la raccontano come vogliono. Ma sarà ora che pubblico e critica si diano un po’ di correzione nel giudicare questo personaggio“. Così, a Dimartedì (La7), il deputato di Liberi e Uguali Pier Luigi Bersani commenta uno stralcio del comizio tenuto ieri sera a Forlì dal leader della Lega, Matteo Salvini, in vista dei ballottaggi.
Lo scorso 19 maggio il ministro dell’Interno aveva parlato dallo stesso balcone da cui si era affacciato Benito Mussolini. Ieri sera, nella fase conclusiva del suo discorso, ha citato Giovanni Falcone.
Bersani contina: “Il mio è un giudizio tecnico. Uno che, come Salvini, vuole la flat tax, cioè toglie la progressività fiscale, fa una decina di sanatorie, è per subappalti a go-go, è per togliere le soglie ai contanti, se la prende coi magistrati, chiama gli oppositori “zecche comuniste” è una persona che ha incorporato l’estremo Berlusconi, poi ci ha aggiunto la felpa con la scritta “Sant’Uffizio” e un po’ di neri. Ma vorrei chiedere, caro pubblico pagante: dov’è la sostanza?”