“La partecipazione della nazionale di calcio femminile italiana ai mondiali è una soddisfazione personale delle giocatrici, ma anche un impulso per tutto il movimento del calcio femminile”. Lo racconta l’allenatrice dell’Italia Milena Bertolini, in vista del calcio d’inizio della coppa del mondo femminile, al via il 7 giugno in Francia. L’Italia si è qualificata dopo vent’anni di assenza dal torneo. Dopo l’esclusione dell’Italia maschile dal mondiale 2018 è nuovamente lo sport femminile quindi a portare nel mondo la maglia della nazionale. “Siamo consapevoli che il calcio è considerato nel pensiero medio collettivo italiano uno sport prevalentemente maschile – risponde la ct Bertolini – e che quando una donna entra in questo ambiente è vista in modo un po’ strano. Si risponde con l’indignazione collettiva e continuando a fare il proprio lavoro per dimostrare che il calcio femminile è di assoluto livello”.
“Tutte le giocatrici e le colleghe della mia età hanno subito discriminazioni. Oggi molto è cambiato – continua la ct delle azzurre – ho fiducia soprattutto nelle nuove generazioni. C’è ancora molto da lavorare e penso che il passaggio successivo sia il professionismo”. Il calcio femminile, infatti, è ancora considerato uno sport dilettantistico. La nazionale calcio donne si sta avvicinando al mondiale con una serie di partite amichevoli

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