HMD Global cerca di accontentare chi cerca uno smartphone economico proponendo il nuovo modello di fascia bassa Nokia 2.2, che arriverà in Italia con prezzi a partire da 109 euro. In occasione della presentazione ufficiale abbiamo avuto modo di toccarlo con mano, e le prime impressioni sono state positive, considerato il prezzo molto basso.
Si tratta di un prodotto maneggevole, con uno schermo IPS da 5,71 pollici con risoluzione HD e un rapporto di forma di 19:9, che lo rende interessante per coloro che cercano un prodotto compatto, in controtendenza rispetto agli smartphone sempre più grandi in circolazione. Le cornici sono un po’ più pronunciate di quelle che siamo abituati a vedere, ed è presente il notch, ma con la forma a goccia che lo rende meno invadente. Considerando il prezzo di vendita, lo schermo è più che accettabile e dovrebbe garantire una buona esperienza d’uso all’utenza meno esigente. Rimandiamo giudizi più approfonditi a quando avremo avuto modo di testare il prodotto in modo dettagliato.
A prima vista il rivestimento in policarbonato lucido restituisce una sensazione di solidità, ma dovremo usarlo per qualche giorno per poterci esprimere. Sono benvenute le due varianti cromatiche nera e grigia, ma colorazioni più accese forse avrebbero attirato anche un pubblico più giovane.
La configurazione si basa sul processore Helio A22, affiancato da 2/3 Gigabyte di memoria RAM e da uno spazio di archiviazione di 16 o 32 Gigabyte di memoria interna (espandibili mediante scheda microSD), a seconda dell’allestimento. La versione da 109 euro è quindi quella con 2 GB di RAM e 16 GB di storage; per quella da 3 GB di RAM saranno necessari 139 euro. Prezzi che sono destinati a scendere nel tempo, soprattutto online.
La parte fotografia è affidata a un sensore posteriore da 13 Megapixel e a uno anteriore da 5 Megapixel, che si riserviamo di valutare in fase di test. Il sistema operativo Android One rappresenta, assieme alla maneggevolezza, un altro punta di forza di Nokia 2.2, perché garantirà allo smartphone aggiornamenti costanti e il passaggio ad Android Q.
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Non c’è il sensore per le impronte digitali, quindi per sbloccare il sistema si dovranno usare il riconoscimento del volto o soluzioni meno recenti come il PIN o la sequenza di tratti. La fotocamera anteriore non ha a disposizione sensori particolari, per cui è da mettere in conto che la scansione del volto possa avere difficoltà al buio.
Avremo tempo durante i test di valutare pro e contro di questo prodotto, che comunque resta un’idea interessante, considerato che il segmento di prezzo in cui si colloca è stato un po’ trascurato dai produttori, che preferiscono puntare sui dispositivi di fascia media, lasciando a bocca asciutta i molti utenti che hanno un budget di “soli” 100 euro.