A Reggio l'esibizione per stampa, famiglia e amici che ha fatto da "ultimo test" prima del tour in nove stadi che inizierà il 14 giugno da Bari. Due ore e un quarto di concerto per oltre 30 canzoni, tra vecchi successi (anche sotto forma di medley) e lavori dell'ultimo album, "Start". Nel 2020 per festeggiare 30 anni di carriera si pensa al ritorno a Campovolo, ma - dice il rocker - “potrebbe esserci una sorpresa”
Luciano Ligabue ha aperto le porte della Fiera di Reggio Emilia, vicino alla sua Correggio, per una serata speciale, dedicata alla prova generale del suo prossimo tour negli stadi, al via il 14 giugno da Bari. Nessun pubblico pagante, nessun fan. Presenti, oltre alla stampa, i familiari e gli amici più stretti. Due ore e un quarto di spettacolo tiratissimo con oltre trenta brani in scaletta, se si contano anche i due medley: il primo chitarra e voce, mentre il secondo è ambientato in un locale rock, per pochi intimi, sul secondo braccio della passerella.
“La scaletta è sempre un problema per me – spiega Ligabue -, nel senso che ai miei concerti sono presenti oltre ai fan, anche persone che mi vengono a vedere per la prima volta, o forse che non verranno mai più (ride, ndr). Per questo oltre alle sei canzoni del mio ultimo album Start ho voluto inserire una sfilata di vecchi successi, raccogliendoli con un escamotage in due medley. Capisco che ascoltare per intero le canzoni è un’altra cosa, ma era l’unico modo per inserirne oltre trenta in scaletta”. Sicuramente ci saranno delle piccole variazioni tra una tappa e l’altra, specialmente nei medley.
“La mia intenzione – continua il rocker emiliano – è quella di far crescere lo spettacolo piano piano dalla prima parte, con una presentazione esplosiva col singolo Polvere di stelle e Ancora noi che presentano al meglio Start. Poi c’è A modo tuo che spinge sulle emozioni ed è un brano che il pubblico ama molto, ci tengo ad eseguirlo. Si riprende lo show con un’altra botta rock, una vera legnata tra i denti”.
Si toccano tanti temi durante la serata. C’è per esempio l’ecologia con Non è tempo per noi. “Sono sempre stato attento ai temi legati all’ambiente – racconta Ligabue – Sui megaschermi si vedono immagini legate all’inquinamento terrestre e marino. Il messaggio è chiaro: abbiamo ancora poco tempo per far qualcosa. Dobbiamo muoverci”. Ma c’è anche la parte più intima di Liga come in La cattiva compagnia: “Per me le cattive compagnie sono i fantasmi del passato, i pensieri, le paure, le cose che ci bloccano che non permettono di esprimerci per come siamo. Molte persone, infatti, sono popolate da cattive compagnie per l’incapacità di essere felici”.
Non poteva mancare uno dei brani storici del repertorio del cantautore come Tra palco e realtà, che dopo diversi anni, assume un valore anche personale diverso: “La mia situazione tra palco e realtà è che sto meglio oggi – specifica – Ora riesco a gestire meglio il momento in cui ci sono le luci spente, dopo mesi passati in tour sotto i riflettori. E’ stato difficile in passato gestire questa cosa, ora è più semplice, però resta sempre una sorta di dipendenza da palco. Nella vita privata mi diverto, esco con gli amici, ma non c’è niente di più divertente che fare i concerti”.
E sulla dipendenza dal palco Liga fa un piccolo esempio: “Stanotte abbiamo fatto le prove generali. Ma sono giorni che assieme alla mia band suoniamo, anche dieci ore qui, per provare e riprovare. In questo momento il mio pensiero è: ‘Cazzo, adesso qui smontano tutto e devo aspettare fino a venerdì a Bari per rivedere il palco, come faccio?’. La verità è che mi piace molto cantare e so di poter contare su un gruppo solido. Ho sempre voluto essere un cantautore con il suono della band: ho bisogno delle dinamiche di un un gruppo di persone che sono miei complici, per passare anche del tempo insieme. Mi ritrovo poi ad aspettare avidamente che tutto questo si ricomponga e torni”.
Lo show destinato agli stadi è dosato bene dal punto di vista della scaletta per la scelta dei pezzi tra vecchi successi e nuovi lavori. La scenografia accompagna ogni momento dello show e senza dubbio questo è lo spettacolo più internazionale, a livello produttivo, che Liga abbia fatto nella sua carriera.
Ma, dopo l’ultimo concerto negli stadi previsto per il 12 luglio all’Olimpico a Roma, si pensa già a come impiegare l’autunno e l’inverno. Quasi sicuramente salterà fuori qualche data nei palazzetti, ma la mente corre veloce già al 2020 quando Ligabue festeggerà trent’anni di carriera. Tra le ipotesi sul campo il ritorno a Campovolo, ma il rocker non si vuole sbilanciare più di tanto e sibillino chiude: “E’ il pensiero che tutti fanno ed è una ipotesi giusta e anche concreta. Però a me piace sorprendere all’ultimo momento…”.
SCALETTA LIGABUE STADI 2019 1. Polvere di stelle 2. Ancora noi 3. A Modo tuo 4. Si viene e si va 5. Quella che non sei 6. Balliamo sul mondo 7. MEDLEY CHITARRA & VOCE L’amore conta//Sogni di rock’n’roll//Il giorno di dolore che uno ha // Tu sei lei // Un colpo all’anima 8. Bambolina e barracuda 9. La cattiva compagnia 10. Non è tempo per noi 11. Marlon Brando è sempre lui 12. Luci d’America 13. Mai dire mai 14. MEDLEY ROCK CLUB Vivo Morto X // Eri bellissima // Il giorno dei giorni // L’odore del sesso // I ragazzi sono in giro // Libera nos a malo // Il meglio deve ancora venire 15. Vita morte e miracoli 16. Niente paura 17. Certe notti 18. A che ora è la fine del mondo 19. Tra palco e realtà BIS 20. Certe donne brillano 21. Piccola stella senza cielo 22. Urlando contro il cielo
(La foto in pagina è di Jarno Iotti)