Sulla vicenda della scuola aprirà un fascicolo Alberto Nobili, responsabile dell’antiterrorismo milanese. Per ora, si ipotizza solamente il reato di imbrattamento. La Digos sta analizzando i video delle telecamere della zona per individuare i responsabili
“White aryan resistance”, “Resistenza bianca ariana”, “Arthur trema il fascio è qui per te”, “Duce” e poi svastiche, croci celtiche e simboli nazisti. Sono le parole e i segni disegnati nella notte sui muri e sulla strada del Parini, lo storico liceo classico di Milano. Sull’asfalto, sulla scritta “Parini antifascista” una croce ha tolto “anti”. Sulla vicenda aprirà un fascicolo Alberto Nobili, responsabile dell’antiterrorismo milanese. Per ora, si ipotizza solamente il reato di imbrattamento. La Digos sta analizzando i video delle telecamere della zona per individuare i responsabili.
“Quella che ieri era una strada di festa oggi si è trasformata in un luogo di violenza e fascismo. È inammissibile che tali atti continuino a ripetersi davanti agli occhi tutti, nell’indifferenza totale”, ha scritto su Facebook Davide Rossi, direttore del giornalino del liceo. Il giovane ha scritto di aver visto un “gruppo di ragazzi intorno alle tre di mattina che stava imbrattando la strada e la facciata del nostro Liceo. Sono state chiamate le forze dell’ordine chiedendo di intervenire, ma stamattina le scritte risplendono nella strada”.
Intanto, nella stessa giornata, l’associazione #iSentinelli segnala che è stato dato fuoco alla corona commemorativa sotto la lapide dedicata ai partigiani caduti di via Ciaia, a Dergano. “Non era mai successo in quella zona”, scrivono su Facebook. Dergano è un quartiere di Milano che ha storicamente una tradizione politica di sinistra. Le bandiere italiane sotto la corona sono state fatte a pezzi.