“Abbiamo voluto raccontare come una società fallocentrica e patriarcale non possa produrre che atteggiamenti maschilisti e sessisti" dicono Gustav Hofer e Luca Ragazzi che presentano la loro opera in prima assoluta al Biografilm Festival 2019
Avere il pene significa essere incatenati ad un folle. Pare l’avesse detto Sofocle più di 2500 anni fa. Comunque ne sono sicuri Gustav Hofer e Luca Ragazzi. Dicktatorship – Fallo e basta, in prima assoluta al Biografilm Festival 2019, è il nuovo film del duo di registi, coppia nella vita, che nel 2008 fecero capolino alla Berlinale con Improvvisamente l’estate scorsa, una singolare osservazione sull’essere una coppia gay in Italia ad inizio secolo. Bizzarro il cortocircuito di partenza. Perché è proprio Gustav a non rendersi conto di vivere accanto ad un “maschilista” progressista come Luca, capace di atteggiamenti sessisti senza nemmeno accorgersene.
Pronta la ricognizione sul suolo italico, quello di Mussolini e Berlusconi che, sostengono i due, se osservato bene tra integralisti cattolici, raduni per uomini “veri” ed esperimenti scientifici, può perfino far capire l’elezione alla casa Bianca di un misogino come Donald Trump. “Abbiamo voluto raccontare come una società fallocentrica e patriarcale non possa produrre che atteggiamenti maschilisti e sessisti. E come questi siano trasversali e indipendenti dal ceto sociale, dalla provenienza geografica, dall’orientamento politico – spiegano gli autori – abbiamo indagato su quelli che secondo noi sono i pilastri del sessismo in Italia: la scuola, la politica, i media, la famiglia e “last but not least” la Chiesa”.