Sarà la startup di Palo Alto il nuovo alleato per lo sviluppo della guida autonoma: l'obiettivo è costruire una piattaforma per veicoli commerciali senza conducente
Sarà forse un caso l’annuncio di una partnership tra FCA e la startup della Silicon Valley, Aurora Innovation, poco dopo l’altro annuncio, quello che ha sancito il naufragio (ammesso che sia definitivo) delle trattative per la fusione con la francese Renault? Sta di fatto che la guida autonoma, insieme alla mobilità a zero emissioni, era uno dei temi che il sodalizio italo-americano aveva posto alla base della proposta fatta alla Casa della Losanga.
Fino ad oggi l’impegno di Fca nel campo della tecnologia autonoma era rappresentato da un lato dalla fornitura di 65 mila Chrsyler Pacifica ibride ad Alphabet di Waymo, per il servizio di ride-sharing, dall’altro dalla partnership ottenuta subito dopo conBmw, Mobileye e Intel. Ora, l’accordo con Aurora Innovation le consentirà di ampliare il lavoro ulteriormente, sviluppando una piattaforma per i veicoli commerciali senza conducente.
Per la startup di Palo Alto, FCA rappresenta l’ultimo degli altri grandi partner acquisiti negli anni, a partire da Volkswagen e poi Hyundai, senza contare anche l’impronta lasciata in Google, Uber e Tesla: in tutti i casi, però, il lavoro sulla tecnologia autonoma era rivolto ad un impiego di questa in ambito privato o, più ampio, delle flotte per i servizi della mobilità condivisa.
Oggi invece la partnership con FCA punta a rendere la guida autonoma fruibile soprattutto in ambito commerciale, quindi per la logistica e servizi di consegna. “Aurora porta con sé un insieme di capacità uniche” ha commentato Mike Manley, CEO di Fiat Chrysler Automobiles, “combinate con una tecnologia mirata e avanzata che migliorerà il nostro approccio alla guida autonoma”.
Una possibilità è quella che il know-how offerto da Aurora possa essere integrato intanto anche sui pickup Ram e quelli della gamma Fiat Professional: il sistema sviluppato dalla startup ha un’autonomia di guida di livello 4, il che rende i veicoli in grado di guidarsi da soli senza l’ausilio dell‘intervento umano. Al momento, quanto all’investimento economico, nessuno dei due partner ha rilasciato dichiarazioni.