Haval debutta in Italia con il suo suv compatto H2: il marchio di Great Wall – produttore di suv più grande del Sol Levante – si dice ambizioso e pronto alle sfide

Un altro suv di segmento C nella mischia. Questa volta sono i cinesi a battere il ferro finché caldo. L’ultimo prodotto ad entrare nel listino italiano oggi è H2 di Haval, brand che nel 2018 è diventato leader nel Sol Levante nelle vendite del segmento: l’anno scorso ha superato il milione di auto prodotte, dal più compatto H2 al più ampio H9, fino al versatile H6, il suo best seller.

La Cina è il più grande mercato al mondo, ma qui le ambizioni sono ancora più ampie. L’obiettivo è quello di diventare il marchio principale nel segmento in tutti i continenti. Oggi dunque tocca anche all’Italia, il mercato europeo pasionario per eccellenza degli Sport Utility Vehicle.

Haval e H2: un marchio ambizioso, un suv per tutti

Il piano dei cinesi prevede a settembre l’arrivo in concessionaria del crossover compatto H2, segmento che copre il 30% del mercato automotive. Un programma strategico (l’Haval 521- Globalization Strategy) presentato in occasione della cerimonia di celebrazione dei 5 milioni di veicoli venduti dal 2013, che ora vede la Cina da paese importatore di automobili diventare anche esportatore. Come affrontare tutto ciò?

Haval ha intrapreso programmi di sviluppo che aspirano all’eccellenza costruttiva, e al rafforzamento del network di distribuzione e della rete. Ad oggi vanta otto centri di ricerca e sviluppo che si occupano anche di guida autonoma e di propulsione a energie alternative. Non solo. In apertura anche un centro ricerche in Silicon Valley, dove il marchio investirà quattro miliardi per sviluppare tecnologie per la propulsione ibrida e a idrogeno.

Il suv del futuro secondo la Cina

Secondo l’azienda il 60% dei suv del futuro sarà alimentato da fonti rinnovabili. E nel 2022, in occasione delle Olimpiadi invernali, a Pechino si svelerà il primo veicolo a idrogeno del marchio. La filosofia aziendale di Haval è semplice: assumere le migliori risorse, usare le tecnologie più moderne e avanzate, collaborare con i fornitori più affidabili e utilizzare robot ad alta precisione per mantenere costante la qualità. Quel che è certo è che si avvale di affermati fornitori specializzati a livello internazionale: per esempio, Bosch (che fornisce i dispositivi Abs ed Esp su tutta la gamma Haval), Continental, Valeo, Trw, Getrag, Borg Warner, Hella, Autoliv, Delphi, Honeywell, Sachs e Infinity by Harman. Il che permette senza farsi troppi scrupoli di offrire una garanzia di tre anni o 100mila km sui propri modelli.

H2, come un suv europeo

H2 tutto si direbbe tranne che venga dal Sol Levante. Il look è simile alle vetture europee, con linee moderne e l’ accesso comodo. Il layout interno è accogliente e alla moda, la dotazione tecnologica ricca e di primo impatto ergonomica. Il segreto di Haval sembra sia adeguarsi ai gusti del pubblico del vecchio continente con quelle che chiama tecnologie “umanizzate”: obiettivo è creare un ambiente di guida rilassante e piacevole. In sostanza, una volta all’interno si trova l’ormai l’onnipresente personalizzazione a bordo ad hoc per il guidatore.

Con un 1.497 cc turbo a benzina da 140 CV a 5.600 giri/minuto (con coppia di 196 Nm a 4.500 g/m) solo con cambio manuale a sei marce, rispetta la normativa Euro 6D-Temp ed è disponibile anche l’alimentazione a Gpl. In due allestimenti, si parte da 17.900 euro.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Ecco la nuova Ferrari Sf90, il video di debutto della prima ibrida del Cavallino rampante: “Prestazioni mai viste”

next