Sabato sarà protagonista di un incontro dal titolo "Il processo penale mediatico"
Sono passati quattro anni da quando la Cassazione stabilì per lei e per il fidanzato Raffaele Sollecito l’assoluzione definitiva “per non avere commesso il fatto” in riferimento all’omicidio di Meredith Kercher e ora Amanda Knox si prepara a tornare in Italia per partecipare al Festival della Giustizia penale di Modena. La ragazza arriverà a Milano giovedì assieme alla madre, Edda Mellas, e al fidanzato Cristhoper e poi con loro raggiungerà Modena dove sabato sarà protagonista di un incontro dal titolo “Il processo penale mediatico”.
Il Festival è organizzato dalla Camera penale di Modena “Carl’Alberto Perroux” e da “Italy Innocence Project”. Vedrà come tema centrale quello dell’errore giudiziario e, oltre a Knox avrà numerosi altri ospiti. La giovane è stata al centro di una delle vicende giudiziarie più controverse degli ultimi anni, cominciata la notte del primo novembre del 2007 quando Meredith Kercher venne uccisa con una coltellata al collo in un’abitazione di Perugia presa in affitto con l’americana (entrambe erano in Italia per studiare) e due italiane. Knox e il suo allora fidanzato Raffaele Sollecito, dopo pochi giorni vennero accusati di essere gli autori dell’omicidio per il quale non è mai stato individuato dagli inquirenti un movente preciso.
Arrestati il 6 novembre del 2007 vennero entrambi condannati in primo grado nonostante si fossero sempre proclamati innocenti. Il 4 ottobre del 2011 la sentenza di primo grado venne ribaltata dai giudici di appello di Perugia che assolse Knox e Sollecito. Aprendo dopo poco meno di quattro anni le porte del carcere ai due giovani. Knox era quindi tornata il giorno dopo negli Usa con la sua famiglia. L’assoluzione di Perugia venne però annullata dalla Cassazione con un nuovo processo di secondo grado, a Firenze per questioni procedurali, terminato con una condanna di Knox e Sollecito. Ma il 27 marzo del 2015 la Cassazione mise definitivamente fine al procedimento assolvendo i due “per non avere commesso il fatto”.
La vicenda è poi finita all’esame della Corte europea per i diritti umani. E secondo i giudici di Strasburgo l’Italia ha violato il diritto alla difesa di Amanda Knox nell’indagine sull’omicidio di Meredith Kercher. Decisione poi impugnata dal governo italiano davanti alla Grande Chambre.