Ha quasi perso la vita per colpa di un proiettile, ma ora Noemi sta bene ed è tornata a casa. La bambina, di quattro anni, era stata ferita il 3 maggio a Napoli durante una sparatoria di Camorra. La mattina dell’11 giugno è stata dimessa dal reparto di rianimazione dell’ospedale Santobono. Continuerà le sue cure con un’assistenza medica domiciliare organizzata dalla Asl. “Finalmente siamo a casa e speriamo di riposare tutti insieme. Non ci sembra vero”, ha detto il papà all’agenzia Ansa.

Il proiettile le aveva trapassato i polmoni: una ferita “da guerra”, era stata la frase dei medici. Da quel momento, la bambina è rimasta attaccata a una macchina che le permetteva di respirare e sottoposta a esami costanti. Verso fine maggio, era migliorata ed aveva iniziato a respirare senza cicli di ventilazione. Oggi, dopo l’ultima tac ed alcuni esami clinici, i medici hanno dato il via libera e l’hanno dimessa.

Nelle ultime settimane, sono state tante le dimostrazioni di solidarietà da tutta Italia. Da quando è stata ricoverata, centinaia di napoletani sono andati all’esterno del Santobono ad appendere messaggi di vicinanza alla bambina al grande cancello esterno dell’ospedale. La famiglia di Noemi ha ricevuto anche la visita di molti esponenti istituzionali, a cominciare dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che è andato a trovare la piccola lo scorso 7 maggio.

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