Il manager era già noto per aver millantato affari immobiliari con personaggi di fama mondiale e tentativi di scalate ad imprese. Questa volta però l'accusa e di aver ottenuto i soldi da una persona malata prospettandole "particolari conoscenze di medici svizzeri che avrebbero potuto curarla con trattamenti innovativi"
Ha sottratto in più riprese 130mila euro a una donna malata di cancro promettendole “particolari conoscenze di medici svizzeri che avrebbero potuto curarla“: con questa accusa è stato arrestato a Como il finanziere Alessandro Proto, già noto per i suoi precedenti penali per truffa e violazioni finanziarie. Ora, oltre che di truffa pluriaggravata, Proto è accusato di autoriciclaggio per aver investito il denaro su siti di gioco on line per nasconderne la provenienza. La Guardia di Finanza che ha eseguito l’arresto ricorda come il milanese residente in Svizzera sia “già noto alla ribalta della stampa nazionale ed estera per aver millantato affari immobiliari con personaggi di fama mondiale e tentativi di scalate ad imprese di primo piano”. Per questo motivo, nel 2013, era stato indagato dalla Procura di Milano e poi “arrestato per manipolazione del mercato ed ostacolo alle attività degli Organi di vigilanza”.
La vicenda che ha portato al nuovo arresto di Proto era stata raccontata in una puntata della trasmissione Le Iene del 30 aprile scorso, quando nel frattempo la Guardia di Finanza già stava lavorando in seguito a una denuncia. La donna truffata, malata di cancro, aveva raccontato: “Con bugie su figli morti e in clinica mi ha spillato 130 mila euro”. Aveva spiegato di aver incontrato Proto sui social: aveva finto di avere una figlia morta a cui non riusciva a pagare le spese del funerale e un figlio in clinica psichiatrica. “Sono caduta in un baratro fatto prima di pressanti richieste di denaro e poi di minacce legali a me e ai miei cari”, aveva denunciato la donna.
I militari, nei mesi scorsi, hanno passato al setaccio i conti di Proto in relazione a prelievi effettuati in contanti in uffici postali di Como tra i quali quello del Palazzo di Giustizia. Poi era giunta la denuncia di una truffa messa a segno dal finanziere che è accusato di aver sfruttato le condizioni critiche di salute della donna. Il finanziere, per farsi dare denaro dalla donna malata, secondo l’accusa “non ha esitato a prospettare” alla vittima “particolari conoscenze di medici svizzeri che avrebbero potuto curarla con trattamenti innovativi e non ancora disponibili in Italia”. Lo si legge nell’ordinanza di custodia cautelare del gip di Como che ha disposto il carcere per Proto che in passato ha anche scritto un libro: “Io sono l’impostore”.
In passato Proto aveva comunicato d’aver rastrellato il 2,8% di Rcs MediaGroup radunando quattro finanzieri esteri che gli avrebbero affidato 30 milioni di euro, per poi proseguire con il salvataggio della Fonsai di Salvatore Ligresti e si era detto pronto a scalare Mediaset, Fiat, Tod’s e L’Espresso. Non solo, a un certo punto si accreditò anche come possibile acquirente di quote del Fatto Quotidiano e si è via via spacciato come l’intermediario nella compravendita di una villa per il calciatore Messi, come il vero ispiratore del best seller erotico “Cinquanta sfumature di grigio” e come amante della showgirl Elisabetta Canalis. Nulla di concreto, se non un patteggiamento a 3 anni e 10 mesi e una sanzione della Consob di 4,5 milioni di euro per false informazioni e manipolazione del mercato.
Solo ieri aveva pubblicato sul suo profilo Instagram, dove conta oltre 5mila follower, un video dal titolo: “Come speculare oggi” in cui dava consigli sugli investimenti da fare in borsa e prometteva: “Da oggi iniziamo a distribuire i primi dividendi degli investimenti fatti con noi nelle scorse settimane”.