Tra il 1978 e il 2006 era stato loro negato il trattamento economico previsto durante il corso post laurea. Per questo ora lo Stato dovrà rimborsare ben 12 milioni di euro a oltre 400 medici specialisti, tra cui 92 di Roma e del Lazio. La sentenza, la 5362/16 della Corte di Appello di Roma, ha confermato la giurisprudenza a favore dei professionisti che hanno presentato il ricorso rivendicando un diritto previsto anche dalle direttive Ue.

Il risarcimento appena riconosciuto si aggiungerà a quelli già versati negli ultimi anni: nel 2018 sono stati riconosciuti oltre 48 milioni di euro e nel complesso gli ex specializzandi tutelati hanno ottenuto fino ad oggi oltre 530 milioni. Tra le regioni con il maggior numero di medici rimborsati ci sono il Lazio con oltre 78 milioni, la Lombardia che ha superato i 51 milioni, e la Sicilia che ha toccato quota 29 milioni. E le cifre, come confermano le ultime sentenze (1030/19, 9012/19 e la 10417/19), sono probabilmente destinate a crescere,

Gli ex specializzandi sono stati assistiti da Consulcesi, network legale in ambito sanitario. La violazione è anche oggetto, in queste settimane, di un Master della Luiss tenuto dall’avvocato specialista Marco Tortorella, che sottolinea: “Continuiamo nel nostro lavoro a tutela dei medici specialisti. Confermata la tesi che abbiamo sempre sostenuto: in assenza di sentenze e normative chiare ed univoche sulla posizione dei medici immatricolati dal 1978 in poi, non si è formata la certezza del diritto necessaria per il decorso della prescrizione”.

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