La riapertura dei termini per accedere a rottamazione e saldo e stralcio non basta a Matteo Salvini. Che, dallo studio di Porta a porta, ha rilanciato la proposta di “una pace fiscale per far emergere il denaro contante depositato nelle cassette di sicurezza, fermo. Mi dicono che ci sono centinaia di miliardi”. “Potremmo metterli in circuito per gli investimenti. Si potrebbe far pagare un’imposta e ridare il diritto di utilizzarli”, ha spiegato il vicepremier e ministro dell’Interno, “e lo Stato incasserebbe miliardi da reinvestire per la crescita. Parliamo di soldi tenuti sotto il materasso“. Nel 2016 il procuratore di Milano Francesco Greco aveva stimato in “circa 150 miliardi“ i contanti “chiusi in cassette di sicurezza in Italia e all’estero”, aggiungendo però che si tratta “sempre” di “denaro di provenienza illecita”, cioè frutto di reati o evasione fiscale.
Il leader leghista non ha specificato quale aliquota dovrebbe versare chi dichiara i soldi nascosti. Di per sé l’idea dell’emersione del contante non sarebbe una novità. La possibilità di dichiarare i valori nascosti nelle cassette era prevista già dalla voluntary disclosure del governo Renzi, anche se nel 2017 l’esecutivo dopo le polemiche e un intervento di moral suasion del capo dello Stato Mattarella rinunciò all’intenzione far pagare un forfait del 35% ripiegando sul normale calcolo delle somme emerse nei redditi soggetti alle normali aliquote Irpef, progressive per fasce di reddito. Prevista comunque l’esclusione dalla punibilità per determinati reati, tra cui anche il riciclaggio, punto ora al vaglio della Consulta per possibile illegittimità costituzionale.
Nonostante proprio il Pd abbia promosso un’operazione simile, e nonostante i soldi di cui si parla siano il frutto di reati e non i risparmi dell’italiano medio, il deputato dem Luigi Marattin ha commentato dicendo: “L’avevamo detto che sarebbero arrivati a toccare i risparmi degli italiani. Certo, non ci aspettavamo così presto. Irresponsabili“. Sulla stessa linea il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio, che ha parlato di “inquietante proposta di Salvini” che “rivela lo stato confusionale del governo. In dodici mesi hanno azzerato la crescita e aumentato l’indebitamento”. Il deputato Pd Emanuele Fiano si chiede invece se “Salvini vuole forse condonare i fondi neri della mafia e della criminalità organizzata” affermando che la proposta “sarebbe un enorme regalo alla criminalità organizzata. Una proposta irresponsabile che dimostra quanto sia grave la situazione economica se il governo alimenta il sospetto di poter chiedere aiuto alle mafie per finanziare la prossima legge di bilancio”.
Salvini ha chiarito che in discussione non ci sono “tasse sui risparmi, sui conti correnti degli Italiani o su cassette di sicurezza” e “l’unico ragionamento in corso riguarda una “pace fiscale” per chi volesse sanare situazioni di irregolarità relative, oltre che ad Equitalia, al denaro contante”.
All’epoca della voluntary bis renziana l’emersione del contante ebbe comunque scarsissimo successo. Questo perché l’Agenzia delle Entrate impose che l’apertura della cassetta e l’inventario avvenissero alla presenza di un notaio e aveva richiesto una dichiarazione in cui il contribuente doveva attestare che soldi e gioielli non derivassero da reati. I professionisti che assistevano il contribuente e gli intermediari erano chiamati a segnalare gli importi ai fini della prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Chi dichiarava il falso rischiava tra i 18 mesi e i 6 anni di carcere.
Economia
Fisco, Salvini rilancia la voluntary su cassette di sicurezza. “Far pagare per ridare il diritto di usare contanti nascosti”
Il vicepremier non ha specificato quale aliquota dovrebbe versare chi dichiara. Di per sé l'idea dell'emersione del contante non è nuova: era prevista già dalla voluntary disclosure bis del governo Renzi. Ebbe scarso successo perché bisognava dichiarare che i valori non derivavano da reati. E secondo il procuratore di Milano Francesco Greco si tratta “sempre” di “denaro di provenienza illecita”. Marattin (Pd): "L'avevamo detto che sarebbero arrivati a toccare i risparmi degli italiani. Irresponsabili"
La riapertura dei termini per accedere a rottamazione e saldo e stralcio non basta a Matteo Salvini. Che, dallo studio di Porta a porta, ha rilanciato la proposta di “una pace fiscale per far emergere il denaro contante depositato nelle cassette di sicurezza, fermo. Mi dicono che ci sono centinaia di miliardi”. “Potremmo metterli in circuito per gli investimenti. Si potrebbe far pagare un’imposta e ridare il diritto di utilizzarli”, ha spiegato il vicepremier e ministro dell’Interno, “e lo Stato incasserebbe miliardi da reinvestire per la crescita. Parliamo di soldi tenuti sotto il materasso“. Nel 2016 il procuratore di Milano Francesco Greco aveva stimato in “circa 150 miliardi“ i contanti “chiusi in cassette di sicurezza in Italia e all’estero”, aggiungendo però che si tratta “sempre” di “denaro di provenienza illecita”, cioè frutto di reati o evasione fiscale.
Il leader leghista non ha specificato quale aliquota dovrebbe versare chi dichiara i soldi nascosti. Di per sé l’idea dell’emersione del contante non sarebbe una novità. La possibilità di dichiarare i valori nascosti nelle cassette era prevista già dalla voluntary disclosure del governo Renzi, anche se nel 2017 l’esecutivo dopo le polemiche e un intervento di moral suasion del capo dello Stato Mattarella rinunciò all’intenzione far pagare un forfait del 35% ripiegando sul normale calcolo delle somme emerse nei redditi soggetti alle normali aliquote Irpef, progressive per fasce di reddito. Prevista comunque l’esclusione dalla punibilità per determinati reati, tra cui anche il riciclaggio, punto ora al vaglio della Consulta per possibile illegittimità costituzionale.
Nonostante proprio il Pd abbia promosso un’operazione simile, e nonostante i soldi di cui si parla siano il frutto di reati e non i risparmi dell’italiano medio, il deputato dem Luigi Marattin ha commentato dicendo: “L’avevamo detto che sarebbero arrivati a toccare i risparmi degli italiani. Certo, non ci aspettavamo così presto. Irresponsabili“. Sulla stessa linea il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio, che ha parlato di “inquietante proposta di Salvini” che “rivela lo stato confusionale del governo. In dodici mesi hanno azzerato la crescita e aumentato l’indebitamento”. Il deputato Pd Emanuele Fiano si chiede invece se “Salvini vuole forse condonare i fondi neri della mafia e della criminalità organizzata” affermando che la proposta “sarebbe un enorme regalo alla criminalità organizzata. Una proposta irresponsabile che dimostra quanto sia grave la situazione economica se il governo alimenta il sospetto di poter chiedere aiuto alle mafie per finanziare la prossima legge di bilancio”.
Salvini ha chiarito che in discussione non ci sono “tasse sui risparmi, sui conti correnti degli Italiani o su cassette di sicurezza” e “l’unico ragionamento in corso riguarda una “pace fiscale” per chi volesse sanare situazioni di irregolarità relative, oltre che ad Equitalia, al denaro contante”.
All’epoca della voluntary bis renziana l’emersione del contante ebbe comunque scarsissimo successo. Questo perché l’Agenzia delle Entrate impose che l’apertura della cassetta e l’inventario avvenissero alla presenza di un notaio e aveva richiesto una dichiarazione in cui il contribuente doveva attestare che soldi e gioielli non derivassero da reati. I professionisti che assistevano il contribuente e gli intermediari erano chiamati a segnalare gli importi ai fini della prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Chi dichiarava il falso rischiava tra i 18 mesi e i 6 anni di carcere.
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La corsa militare dell’Europa innesca una ondata di vendite sui debiti dei Paesi: su gli interessi
(Adnkronos) - Stefano Conti è un uomo libero. L'Adnkronos può rivelare che al processo a Panama City sono cadute tutte le accuse. Raggiunto al telefono, Andrea Di Giuseppe, il parlamentare di Fratelli d'Italia eletto nella Circoscrizione Centro e Nord America, festeggia il risultato raggiunto dopo oltre due anni: "Dieci minuti fa ho parlato con il padre, si è commosso alla notizia che Stefano era finalmente stato prosciolto. Ha passato oltre 400 giorni in una delle peggiori galere del mondo, un luogo che non si riesce neanche a immaginare, e senza nessuna condanna, ma solo per una carcerazione preventiva in attesa di un processo che sembrava non arrivare mai. Ma insieme alla Farnesina e all'ambasciata, ho fatto di tutto per fargli ridurre la misura cautelare e farlo stare in una condizione meno disumana. L'anno scorso siamo riusciti a fargli avere i domiciliari, oggi la notizia più bella. Una grande vittoria per il nostro Paese".
Stefano Conti è un trader brianzolo di 40 anni, che per oltre due anni è stato accusato di tratta di esseri umani a scopo sessuale. Rischiava una condanna fino a 30 anni di reclusione, nonostante le presunte vittime avessero ritrattato le accuse, sostenendo di aver subito pressioni dalla polizia panamense.
Conti ha anche pubblicato un libro intitolato 'Ora parlo io: 423 giorni nell'inferno di Panama', in cui racconta la sua esperienza nel carcere panamense e ribadisce la sua innocenza. Il libro è uscito a dicembre scorso, in attesa dell'inizio del processo.
Andrea Di Giuseppe ha partecipato alle udienze preliminari, "non per influire sul merito della vicenda", spiega all'Adnkronos, ma per fargli avere il giusto processo che qualunque essere umano merita. Ho coinvolto la comunità italiana, ho parlato con i politici panamensi, sono stato accanto a lui davanti al giudice, per far capire al sistema giudiziario che quell'uomo non era solo, ma aveva accanto a sé il suo Paese”.
Conti "rimarrà ancora a Panama fino al 4 aprile, per motivi burocratici, ma appena avrà tutti i documenti in ordine potrà tornare in Italia", aggiunge il deputato italiano. Che non ha finito quella che è diventata una sorta di missione. "Dopo aver aiutato a liberare i due italiani in Venezuela, e dopo il più famoso caso di Chico Forti, il prossimo per cui mi impegnerò è l'ingegner Maurizio Cocco, rinchiuso in Costa d’Avorio da oltre due anni. Ne sentirete parlare presto". Sì perché gli italiani rinchiusi all'estero sono circa duemila, "e molti di questi sono in stato di carcerazione preventiva. Dei conti di Montecristo dimenticati da tutti. Ma ora il nostro governo, grazie anche all'azione dei sottosegretari agli Esteri Silli e Cirielli, e ovviamente all'attivismo della premier Meloni, sta finalmente affrontando questi casi. Non sono più dei fantasmi, ma dei nostri connazionali che devono poter avere tutta l'assistenza legale, politica e umana che possiamo dargli. È solo l'inizio. L'Italia sta contando e pesando di più nel mondo", conclude Di Giuseppe. (Di Giorgio Rutelli)
(Adnkronos) - Stefano Conti è un uomo libero. L'Adnkronos può rivelare che al processo a Panama City sono cadute tutte le accuse. Raggiunto al telefono, Andrea Di Giuseppe, il parlamentare di Fratelli d'Italia eletto nella Circoscrizione Centro e Nord America, festeggia il risultato raggiunto dopo oltre due anni: "Dieci minuti fa ho parlato con il padre, si è commosso alla notizia che Stefano era finalmente stato prosciolto. Ha passato oltre 400 giorni in una delle peggiori galere del mondo, un luogo che non si riesce neanche a immaginare, e senza nessuna condanna, ma solo per una carcerazione preventiva in attesa di un processo che sembrava non arrivare mai. Ma insieme alla Farnesina e all'ambasciata, ho fatto di tutto per fargli ridurre la misura cautelare e farlo stare in una condizione meno disumana. L'anno scorso siamo riusciti a fargli avere i domiciliari, oggi la notizia più bella. Una grande vittoria per il nostro Paese".
Stefano Conti è un trader brianzolo di 40 anni, che per oltre due anni è stato accusato di tratta di esseri umani a scopo sessuale. Rischiava una condanna fino a 30 anni di reclusione, nonostante le presunte vittime avessero ritrattato le accuse, sostenendo di aver subito pressioni dalla polizia panamense.
Conti ha anche pubblicato un libro intitolato 'Ora parlo io: 423 giorni nell'inferno di Panama', in cui racconta la sua esperienza nel carcere panamense e ribadisce la sua innocenza. Il libro è uscito a dicembre scorso, in attesa dell'inizio del processo.
Andrea Di Giuseppe ha partecipato alle udienze preliminari, "non per influire sul merito della vicenda", spiega all'Adnkronos, ma per fargli avere il giusto processo che qualunque essere umano merita. Ho coinvolto la comunità italiana, ho parlato con i politici panamensi, sono stato accanto a lui davanti al giudice, per far capire al sistema giudiziario che quell'uomo non era solo, ma aveva accanto a sé il suo Paese”.
Conti "rimarrà ancora a Panama fino al 4 aprile, per motivi burocratici, ma appena avrà tutti i documenti in ordine potrà tornare in Italia", aggiunge il deputato italiano. Che non ha finito quella che è diventata una sorta di missione. "Dopo aver aiutato a liberare i due italiani in Venezuela, e dopo il più famoso caso di Chico Forti, il prossimo per cui mi impegnerò è l'ingegner Maurizio Cocco, rinchiuso in Costa d’Avorio da oltre due anni. Ne sentirete parlare presto". Sì perché gli italiani rinchiusi all'estero sono circa duemila, "e molti di questi sono in stato di carcerazione preventiva. Dei conti di Montecristo dimenticati da tutti. Ma ora il nostro governo, grazie anche all'azione dei sottosegretari agli Esteri Silli e Cirielli, e ovviamente all'attivismo della premier Meloni, sta finalmente affrontando questi casi. Non sono più dei fantasmi, ma dei nostri connazionali che devono poter avere tutta l'assistenza legale, politica e umana che possiamo dargli. È solo l'inizio. L'Italia sta contando e pesando di più nel mondo", conclude Di Giuseppe. (Di Giorgio Rutelli)
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Più che le conclusioni del Consiglio europeo sembrano un bollettino di guerra, con i nostri governanti che, in un clima di ubriacatura collettiva, programmano una spesa straordinaria di miliardi su miliardi per armi, missili e munizioni. E la premier Meloni cosa dice? 'Riarmo non è la parola adatta' per questo piano. Si preoccupa della forma e di come ingannare i cittadini. Ma i cittadini non sono stupidi! Giorgia Meloni come lo vuoi chiamare questo folle programma che, anziché offrire soluzioni ai bisogni concreti di famiglie e imprese, affossa l’Europa della giustizia e della civiltà giuridica per progettare l’Europa della guerra?". Lo scrive Giuseppe Conte sui social.
"I fatti sono chiari: dopo 2 anni e mezzo di spese, disastri e fallimenti in Ucraina anziché chiedere scusa agli italiani, Meloni ha chiesto a Von der Leyen di investire cifre folli in armi e spese militari dopo aver firmato sulla nostra testa a Bruxelles vincoli e tagli sugli investimenti che ci servono davvero su sanità, energia, carovita, industria e lavoro. Potremmo trovarci a spendere oltre 30 miliardi aggiuntivi sulle armi mentre ne mettiamo 3 scarsi sul carobollette".
"Stiamo vivendo pagine davvero buie per l’Europa. I nostri governanti, dopo avere fallito con la strategia dell’escalation militare con la Russia, non hanno la dignità di ravvedersi, anzi rilanciano la propaganda bellica. La conclusione è che il blu di una bandiera di pace scolora nel verde militare. Dai 209 miliardi che noi abbiamo riportato in Italia dall'Europa per aziende, lavoro, infrastrutture, scuole e asili nido, passiamo a montagne di soldi destinati alle armi".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Much appreciated". Lo scrive Elon Musk su X commentando un post in cui si riporta la posizione della Lega e di Matteo Salvini sul ddl Spazio e Starlink. Anche il referente in Italia del patron di Tesla, Andrea Stroppa, ringrazia via social Salvini: "Grazie al vice PdC Matteo Salvini per aver preso posizione pubblicamente".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Gianfranco Librandi, presidente del movimento politico “L’Italia c’è”, ha smentito categoricamente le recenti affermazioni giornalistiche riguardanti una presunta “coalizione di volenterosi” per il finanziamento di Forza Italia. Librandi ha dichiarato: “Sono tutte fantasie del giornalista. Smentisco assolutamente di aver parlato di una coalizione di volenterosi che dovrebbero contribuire al finanziamento del partito”.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Il vergognoso oltraggio del Museo della Shoah di Roma è l'ennesimo episodio di un sentimento antisemita che purtroppo sta riaffiorando. È gravissima l'offesa alla comunità ebraica ed è gravissima l'offesa alla centralità della persona umana e all'amicizia tra i popoli. Compito di ognuno deve essere quello di prendere decisamente le distanze da questi vergognosi atti, purtroppo sempre più frequenti in ambienti della sinistra radicale infiltrata da estremisti islamici , che offendono la memoria storica e le vittime della Shoah. Esprimo la mia più sentita solidarietà all'intera Comunità ebraica con l'auspicio che tali autentici delinquenti razzisti antisemiti siano immediatamente assicurati alla giustizia ". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Meloni ha perso un'occasione rispetto a due mesi fa quando si diceva che sarà il ponte tra l'America di Trump e l'Europa e invece Trump parla con Macron, con Starmer e lo farà con Merz. Meloni è rimasta un po' spiazzata. Le consiglio di non essere timida in Europa perchè se pensa di sistemare i dazi un tete a tete con Trump, quello la disintegra. Meloni deve stare con l'Europa e Schlein quando le dice di non stare nel mezzo tra America e Europa è perchè nel mezzo c'è l'Oceano e si affoga". Lo dice Matteo Renzi a Diritto e Rovescio su Rete4.