L'incontro al ministero è durato poco meno di un'ora dopo le tensioni di ieri e la firma degli atti per la revoca degli incentivi. L'azienda ha ribadito la disponibilità a garantire la continuità industriale e il livello di occupazione: tra una settimana un nuovo vertice
L’annuncio di Whirlpool di non voler chiudere e nemmeno disimpegnarsi sul sito di Napoli “è il presupposto per ricominciare il dialogo. Da lunedì do per scontato soluzioni che ripartono dai pilastri di prima”. Il vicepremier Luigi Di Maio parla così ai lavoratori presenti sotto il ministero dello Sviluppo economico al termine del tavolo di crisi cono i vertici aziendali, i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm e alcuni rappresentanti locali. Un incontro durato poco meno di un’ora è che ha portato solamente a un primo passo: la riapertura di un dialogo dopo lo strappo di martedì e la promessa di ritrovarsi tra una settimana per ragionare su come proseguire l’attività.
Ieri infatti Di Maio ha firmato la direttiva con cui avviare la procedura di revoca di 15 milioni di euro di incentivi dopo che Whirlpool ha annunciato di voler cedere lo stabilimento di Napoli – dove lavorano 420 persone – nonostante il piano di investimenti firmato lo scorso ottobre allo stesso ministero con i sindacati di categoria. “Whirlpool che oggi dice di voler chiudere lo stabilimento di Napoli non ha tenuto fede ai patti. Vediamo se così torna a più miti consigli”, aveva detto. Il gruppo aveva risposto sottolineando che non aveva “mai proceduto ad alcuna disdetta dell’accordo siglato” e aveva spiegato che “in linea con il piano industriale firmato lo scorso ottobre, l’Azienda non intende procedere alla chiusura del sito di Napoli, ma è impegnata a trovare una soluzione che garantisca la continuità industriale e i massimi livelli occupazionali del sito”.
Di fatto un’interlocuzione che si è ripetuta oggi al Mise. Di Maio ha chiarito quali sono i pilastri da cui ricominciare il dialogo: “No alla chiusura di Napoli, no al disimpegno di Whirlpool, mantenimento dei livelli occupazionali”. L’ad di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia, ha manifestato il fastidio per le dichiarazioni e l’atto del ministro, ribadendo però la disponibilità al confronto. In questo. spiegano fonti del Mise, l’azienda ha confermato di non voler chiudere e nemmeno disimpegnarsi dal sito di Napoli, mostrandosi quindi disponibile a ragionare sul proseguimento dell’attività.
“L’azienda ha dato la massima apertura alle indicazioni del ministro Di Maio, a cominciare dalla settimana prossima siamo pronti a lavorare concretamente per trovare una soluzione che assicuri il massimo livello di occupazione e altrettanto assicuri la continuità dell’assetto industriale”, ha detto il responsabile della comunicazione di Whirlpool Italia, Alessandro Magnoni, al termine dell’incontro. “Siamo finalmente riusciti a riaprire uno spiraglio di dialogo con l’azienda, sulla base di un presupposto: che non si disimpegni da Napoli”, ha dichiarato il segretario nazionale della Uilm, Gianluca Ficco, pur segnalando che “sappiamo che non sarà facile passare da una dichiarazione aziendale generica di disponibilità a trovare una soluzione alla risoluzione effettiva della vertenza”.