Tra il 2014 e il 2018 hanno sversato almeno 57mila tonnellate di rifiuti speciali tra nei campi delle province di Roma e Latina, causando un danno ambientale “enorme“, come lo hanno definito gli inquirenti. Ventitre persone sono indagate nell’indagine su un traffico illecito di rifiuti che questa mattina ha portato ad una serie di perquisizioni nelle province di Latina, Roma, Frosinone e Napoli in una operazione congiunta tra polizia e carabinieri coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia della Capitale. Tra loro c’è anche Luca Fegatelli, ex direttore dell’Area Rifiuti della Regione Lazio, e oggi dirigente dell’area tecnica presso l’Ente Parco Regionale dell’Appia Antica.
L’attività di indagine è partita nel 2014 alla luce di una serie di esposti presentati da cittadini del comune di Pontinia che lamentavano lo sversamento di rifiuti non trattati in maniera corretta. Gli accertamenti, condotti dalla polizia Stradale di Aprilia e dal Nucleo investigativo di polizia ambientale forestale-Nipaaf, del Gruppo carabinieri di Latina, hanno permesso di appurare che il materiale prodotto da una azienda specializzata non poteva qualificarsi come compost – gli inquirenti lo definiscono in maniera tecnica “compost fuori specifica” – ma veniva lo stesso smaltita in alcuni terreni, anche scavando profonde buche con delle ruspe. Gli sversamenti avvenivano non solo in zone vicine all’azienda stessa ma anche in terreni agricoli in provincia di Roma.
Fegatelli era stato arrestato nel gennaio 2014 insieme a Manlio Cerroni e ad altre sei persone nell’ambito di una maxi inchiesta su una presunta associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti nel Lazio. Sospeso dal suo ruolo in Regione, il dirigente era stato reintegrato lo scorso febbraio dopo che il 5 novembre 2018 era stato assolto da ogni accusa insieme al patron di Malagrotta. Fegatelli, scrive il gip nel decreto di perquisizione, non ha un ruolo formale nell’azienda ma “si appalesa come un vero socio occulto” ed è è assolutamente organico” ai titolari dell’azienda accusata degli sversamenti, “supportandoli tecnicamente nella gestione illecita dell’azienda”.
“Questa mattina abbiamo proceduto anche ad un sequestro preventivo pari a circa un milione di euro”, ha detto nel corso di una conferenza stampa il procuratore facente funzioni di Roma, Michele Prestipino. “Nei terreni in cui è stato interrato il finto compost sono piantati anche olivi e granturco e sono attigui ad altre piantagioni – hanno specificato gli investigatori – il rischio che tramite le falde acquifere questo materiale possa aver inquinato le coltivazioni c’è ed è reale”.
Twitter: @marco_pasciuti
m.pasciuti@ilfattoquotidiano.it
Twitter: @vinzbis
Giustizia & Impunità
Rifiuti, sversamenti in terreni agricoli tra Roma e Latina: 23 indagati. Anche Luca Fegatelli, dirigente della Regione Lazio
Assolto nel novembre 2018 in un processo che lo vedeva imputato insieme a Manlio Cerroni per associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti, a febbraio era rientrato alla Pisana come dirigente dell'area tecnica presso l'Ente Parco Regionale dell'Appia Antica
Tra il 2014 e il 2018 hanno sversato almeno 57mila tonnellate di rifiuti speciali tra nei campi delle province di Roma e Latina, causando un danno ambientale “enorme“, come lo hanno definito gli inquirenti. Ventitre persone sono indagate nell’indagine su un traffico illecito di rifiuti che questa mattina ha portato ad una serie di perquisizioni nelle province di Latina, Roma, Frosinone e Napoli in una operazione congiunta tra polizia e carabinieri coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia della Capitale. Tra loro c’è anche Luca Fegatelli, ex direttore dell’Area Rifiuti della Regione Lazio, e oggi dirigente dell’area tecnica presso l’Ente Parco Regionale dell’Appia Antica.
L’attività di indagine è partita nel 2014 alla luce di una serie di esposti presentati da cittadini del comune di Pontinia che lamentavano lo sversamento di rifiuti non trattati in maniera corretta. Gli accertamenti, condotti dalla polizia Stradale di Aprilia e dal Nucleo investigativo di polizia ambientale forestale-Nipaaf, del Gruppo carabinieri di Latina, hanno permesso di appurare che il materiale prodotto da una azienda specializzata non poteva qualificarsi come compost – gli inquirenti lo definiscono in maniera tecnica “compost fuori specifica” – ma veniva lo stesso smaltita in alcuni terreni, anche scavando profonde buche con delle ruspe. Gli sversamenti avvenivano non solo in zone vicine all’azienda stessa ma anche in terreni agricoli in provincia di Roma.
Fegatelli era stato arrestato nel gennaio 2014 insieme a Manlio Cerroni e ad altre sei persone nell’ambito di una maxi inchiesta su una presunta associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti nel Lazio. Sospeso dal suo ruolo in Regione, il dirigente era stato reintegrato lo scorso febbraio dopo che il 5 novembre 2018 era stato assolto da ogni accusa insieme al patron di Malagrotta. Fegatelli, scrive il gip nel decreto di perquisizione, non ha un ruolo formale nell’azienda ma “si appalesa come un vero socio occulto” ed è è assolutamente organico” ai titolari dell’azienda accusata degli sversamenti, “supportandoli tecnicamente nella gestione illecita dell’azienda”.
“Questa mattina abbiamo proceduto anche ad un sequestro preventivo pari a circa un milione di euro”, ha detto nel corso di una conferenza stampa il procuratore facente funzioni di Roma, Michele Prestipino. “Nei terreni in cui è stato interrato il finto compost sono piantati anche olivi e granturco e sono attigui ad altre piantagioni – hanno specificato gli investigatori – il rischio che tramite le falde acquifere questo materiale possa aver inquinato le coltivazioni c’è ed è reale”.
Twitter: @marco_pasciuti
m.pasciuti@ilfattoquotidiano.it
Twitter: @vinzbis
Articolo Precedente
Csm, plenum prende atto delle dimissioni di Morlini. Ciambellini e Zaccaro eletti nel Disciplinare
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Le condizioni di Papa Francesco si sono aggravate: “Crisi respiratoria e anemia, sono state necessarie trasfusioni e ossigeno”. I medici: “Prognosi riservata”
Mondo
Nella risoluzione Usa all’Onu non c’è l’integrità ucraina. Zakharova: “Ho ricevuto petizione di 20mila italiani in disaccordo con Mattarella”
Mondo
Attacco con coltello in Francia, un morto e 5 feriti. Il fermato era schedato. Macron: ‘Terrorismo’
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.