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Diritti - 15 Giugno 2019
Carcere, le detenute di Rebibbia portano in scena l’amore omosessuale: “Con il teatro esprimiamo il nostro dolore’’
Le attrici-detenute della casa circondariale femminile di Rebibbia sono salite sul palco del carcere per mettere in scena ‘’Ramona e Giulietta’’, una rilettura di ‘’Romeo e Giulietta’’, una delle più celebri opere di Shakespeare. Al centro dello spettacolo, durato circa un’ora, la storia d’amore fra due donne che diventa però anche un pretesto per raccontare le sofferenze e la difficoltà di vivere a pieno l’affettività per chi si trova dietro le sbarre. “‘Non è la prima volta che entro in carcere – ha dichiarato Alessandra, una delle attrici-detenute – ma è la prima volta che faccio teatro ed è anche la prima volta che riesco ad esprimere tutto quel dolore e quella rabbia che portavo dentro.’’ ‘’Questo spettacolo l’ho sentito proprio mio – ha aggiunto Barbara – ho la mia compagna fuori e recitare il momento delle lettere per me è stato molto toccante, mi sono emozionata.’’ Lo spettacolo è il frutto di un laboratorio teatrale organizzato dalla regista Francesca Tricarico in collaborazione con l’associazione Per Ananke, che dal 2013 collabora con la casa circondariale femminile di Roma e che in questi anni ha fatto nascere due compagnie teatrali (Le donne del muro alto e Più voci) producendo 6 spettacoli a cui hanno assistito oltre 1300 spettatori