IL GRANDE SALTO di e con Giorgio Tirabassi. Con Ricky Memphis, Gianfelice Imparato. Italia 2019. Durata: 101’ Voto: 3/5 (DT)
Nello e Rufetto sono due sgangherati rapinatori della periferia romana. Uno abita in una cantina scrostata e umida, l’altro con moglie e figlio nell’appartamento del suocero. Le provano tutte, dalle rapine più classiche, all’occultamento di cadavere, ma non gliene riesce una. L’attesa per il grande salto criminale è lunga e vana, fino a quando non affrontano in forma di espiazione spirituale la salita della Croce del Sacro Monte… Inattesa, spiritosa e a tratti surreale versione del cinema di rapina sotto lo sguardo disincantato e privo di fronzoli del neoregista Tirabassi. Antieroi sfigati, gradualmente e fisicamente segnati dall’insuccesso, comici più negli sguardi e nei silenzi che nella parola, Nello e Rufetto sembrano precipitati con malinconica precisione dalla poetica di Sergio Citti. E il film in generale, con le sue pause, i suoi non detti tra protagonisti, i sagaci ed estemporanei tormentoni, funziona maturo come se fosse un lavoro da “festival”. Memphis, paradossalmente de-romanizzato, è al suo meglio. Brevi e pungenti apparizioni dell’impiegato postale Valerio Mastrandrea e del capo dei rom Marco Giallini. Allo spettatore il compito di stilare la spiritosa classifica dei colpi andati storti.