Vi è mai successo di arrivare a una festa con il dress code sbagliato? E provare quella sensazione di inadeguatezza. Tutti intorno a me erano bellissimi, scintillanti, piumati, paillettati, io, mi sono sentita cenerentola. Ecco il copione della serata: Alessandra Rubinacci, figlia d’arte, protagonista della fortunata serie televisiva Lucky Ladies per Fox Life, compie 50 anni (davvero, anche se ne dimostra 15 in meno) e dà una festa Limitless. Flashate di luce laser, sound design, musica elettronica e cubisti plastici dal fisico bestiale. Per una notte il circolo la Staffa, frequentato dalla Napoli bien, si trasforma nel set cinematografico da Eyes Wide Shut.

In realtà ero invitata, ma avevo confuso le date. Sono al museo Madre per vernissage della mostra di Pier Paolo Calzolari. Mi salva Carmine Arnone che mi fa: “Guarda che oggi è la festa di Ale”. Ma cosa dici è settimana prossima. Controllo su Whatsapp, ha ragione lui. Mi lascio alle spalle il performer “mangiafuoco”, che scaglia fiamme dal vivo sulla tela del maestro Calzolari, altre vampate e lingue di fuoco mi aspettano alla seratona in stile “Burning man Festival”, la vetrina globale di creatività (e di tutto di più) nel black rock desert del Nevada. Mi guardo come sono vestita, cosa faccio? Passo per casa a cambiarmi o vado direttamente alla festa. Mettere in atto una triangolazione di location, in mezzo il traffico della città, è impossibile. Opto per la seconda opzione. Varco la soglia della Staffa e sul red carpet da Met Gala sfilano bellezze tirate, stirate e glitterate. Riconosco subito Noemi, l’ex di Papi/Berlusconi, sembra uscita con un pas à deus da “Il Lago dei cigni”, fluttua in una nuvola  di tulle rosa cipria, con acconciatura di pennuti di peluche in testa. Tappeto rosso anche per il presidente del circolo e suocero, Toto Naldi, ex presidente de Il Napoli.

Avevo festeggiato alla Staffa i miei diciott’anni. Lo cerco nella memoria, ma in confronto al parterre uao convocato da Alessandra, il mio diciottesimo sembrava un raduno di collegiali.  Corro in bagno, Molly si sta togliendo un eccentrico travestimento maculato, le chiedo in prestito una parrucca spellacchiata, mi infilo un paio d’occhiali tondi e abbaglianti, che fanno pendant con le cuffiette luccicanti, modesti tentativi di sbanalizzare il mio look. Incrocio Alessandra, lei è divina, in mise argenteé, un po’ Paris Hilton dei tempi d’oro, un po’ Lady Gaga. Con la parrucca calata sugli occhi non mi riconosce, è la mia salvezza. Il suo body panting ha richiesto tre ore di make up. Alessandra adesso balla come una cheerleader su un tornado di note, assedio di selfie con simil icone alla Victoria Secret. Lo champagne scorre, i maccheroncelli sciuè sciuè sono fumanti. Mariano Rubinacci, il padre, il couturier napoletano di consolidata fama e aplomb, è vestito da Lawrence D’Arabia, la madre Barbara sembra una diva di Hollywood, la sorella Marcella (la bellezza è un’altra specialità di famiglia), ha un look hard rock che farebbe migliaia di followers. La designer Alberta Saladino con parrucca verde fluo e occhialoni è la versione vamp di ET, Riccardo Monti (si mormora futuro candidato alla poltrona di sindaco) è molto metropolitan/under/ground.

There is a light that never goes out degli Smiths spiattellata dal dj, è quasi l’alba, serviti cornetti caldi e cappuccino per gli irriducibili. Non siamo lontani in linea d’aria con l’ex aerea Nato di Bagnoli dove (si spera) apriranno gli Studios cinematografici da far impallidire (si spera) quelli di Cinecittà. Ma intanto vi prego, non ci fate morire di aiuti, come ricorda il saggista Marco DeMarco. Il Sud rimane sempre il Sud, nel “bello” e nel “cattivo” tempo. E si fa producer Alessandra R. con il nuovo format televisivo “Real housewife of Naples”, importato direttamente da New York, girato in real time, che andrà in onda in autunno su Discovery Channel. I nomi delle protagoniste assolutamente top secret. Io le conosco, ma sono sotto giuramento…

Instagram januaria_piromallo

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