Si è ucciso sparandosi un colpo di pistola il docente di matematica di un noto liceo classico di Napoli arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di aver abusato due studentesse all’epoca dei fatti quindicenni. L’uomo, 53 anni, era ai domiciliari nella sua residenza in un comune dell’hinterland partenopeo. Sul posto è giunto il pm di turno. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo si sarebbe tolto la vita poco dopo le 14 con un colpo d’arma da fuoco dritto al petto. L’arma risulta legalmente detenuta. La notizia si è diffusa sui social suscitando sgomento tra gli ex allievi del professore. No comment dal legale che sosteneva la difesa, l’avvocato Fulvio Prestieri.
A scuola si parlava “di queste chat tra il docente e le ragazze, ma abbiamo creduto che fossero notizie false”. Poi l’allontanamento del professore, avvenuto un paio di mesi fa, “che ha fatto sorgere qualche sospetto. Ma avere conferma è stato uno choc”. Nessuno dei due ragazzi dice di conoscere l’insegnante o le ragazze direttamente che “erano del primo anno”. Il professore veniva descritto “come un buon insegnante”. Prima del suicidio e dell’arresto sulla vicenda “erano già in corso” verifiche e approfondimenti. Secondo quanto emerso, il caso sarebbe legato non a un’avvenuta violenza, ma a una chat tra il professore e le due studentesse che sarebbe sfociata in messaggi hot. La denuncia era stata presentata dal padre di una delle due ragazze che avrebbe letto i messaggi scambiati in chat.