Ci sono voluti tre match point e il coraggio di annullare ben cinque palle set all’avversario, ma alla fine l’impresa è riuscita. Matteo Berrettini vince il torneo 250 di Stoccarda e diventa il secondo giocatore italiano nella storia a vincere un torneo su erba, a otto anni di distanza dal primo sigillo assoluto centrato da Andreas Seppi a Eastbourne. Grazie a una prova di grandissima solidità tecnica e mentale il tennista romano, classe 1996, ha avuto la meglio per 6-4 7-6 contro Felix Auger Aliassime, il primo giocatore nato nel 2000 a giocare una finale Atp e a raggiungere una semifinale 1000 (a Miami tre mesi fa).

Un percorso netto quello di Berrettini, capace di mettere in fila – oltre al giovane canadese – giocatori del calibro di Kyrgios, Khachanov (n. 9 del mondo), Kudla e Struff (fresco di ottavo di finale al Roland Garros), senza cedere né set né il proprio servizio in tutto il torneo. Per Berrettini si tratta del terzo titolo in carriera. dopo le affermazioni di Gstaad 2018 e Budapest 2019. Un successo che vale anche il best ranking personale: da lunedì sarà n. 22. A 185 punti da quella Top 20 che potrebbe arrivare tra l’Atp 500 di Halle e il torneo di Wimbledon che partirà il prossimo 1 luglio. Dotato di un grande servizio (con punte massime da 220 km/h), di colpi ad effetto che bene si sposano con la rapidità della superficie verde e di un diritto solido e preciso, con Berrettini il tennis maschile italiano pare aver trovato un interprete che possa dire la sua anche su una superficie tradizionalmente ostile per i colori azzurri.

Senza voler considerare le affermazioni Juniores di Nargiso (1987) e Quinzi (2013) nessun italiano, infatti, ha mai vinto Wimbledon, e solo in due occasioni (in 142 anni di storia del torneo londinese) un azzurro ha avuto la possibilità di essere vero protagonista di un’edizione: Adriano Panatta nel 1979 con i quarti di finale persi al quinto contro Du Pré e Nicola Pietrangeli nel 1960, anno in cui il due volte campione del Roland Garros raggiunse la semifinale (persa sempre al quinto set) contro Rod Laver. Pietrangeli che può annoverare anche un quarto di finale nel 1955. L’ultimo exploit degno di nota è datato 1998 grazie i quarti di finale di Davide Sanguinetti (k.o. in tre set contro il campione 1996 Richard Krajicek). Mai oltre il terzo turno invece Fabio Fognini, mentre Andreas Seppi si è fermato agli ottavi di finale nel 2013, dopo aver battuto Kei Nishikori al terzo turno.

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