La quarta scelta che il cittadino ha a disposizione è quella di donare il proprio 5 per mille al “finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici”. Tra queste spiccano diversi enti, molti dei quali nazionali, come la Biblioteca Nazionale centrale di Firenze, o vari musei. In testa alla categoria, però, c’è il Fondo ambiente Italiano (Fai), che nel 2017 ha ricevuto in totale oltre 1 milione e mezzo di euro, di cui 350mila tramite preferenze e 1 milione e 200mila grazie alle firme generiche. Le possibilità per il 2019, anche in questo caso, sono molteplici. Non mancano le Fondazioni, come la Triennale di Milano, o quella dei Musei Civici di Venezia, ma anche importanti siti culturali come la Galleria Borghese di Roma, o quella degli Uffizi di Firenze. Tra gli istituti che dipendono direttamente dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, anche molti parchi, come quello archeologico dell’Appia Antica o quello dei Campi Flegrei. Anche in questo caso è possibile sia indicare una preferenza specifica, inserendo il codice fiscale dell’ente, sia apporre la firma senza ulteriori specificazioni e quindi distribuire la somma tra tutti gli iscritti della categoria.

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