In occasione dell’E3 2019 di Los Angeles, Asus ha presentato un monitor per i videogiocatori della famiglia Republic of Gamers che non ha ancora un nome, ma ha attirato l’attenzione per via della tecnologia rivoluzionaria che offre. Si tratta del Display Stream Compression (DSC), ossia un nuovo standard di compressione, specifico per il settore gaming, che permette di trasferire flussi video a risoluzione Ultra HD attraverso una singola interfaccia ad alta velocità, senza una visibile perdita di qualità.
All’atto pratico con questa tecnologia il monitor ROG può visualizzare contenuti nativi in 4K con una frequenza d’aggiornamento di 144 Hz, il tutto tramite una semplice connessione DisplayPort 1.4 e senza bisogno di sottocampionamento della crominanza, che può diminuire la qualità dell’immagine. Un risultato analogo finora era possibile solo sfruttando due connessioni DisplayPort in contemporanea, e comunque non permetteva di visualizzare contenuti HDR e sfruttare un Variable Refresh Rate (frequenza di aggiornamento variabile) durante le sessioni di gioco. il nuovo monitor ROG elimina queste problematiche.
La dimostrazione di questa nuova tecnologia è avvenuta durante l’evento Next Horizon Gaming tenuto da AMD all’E3, in cui l’azienda statunitense ha presentato due schede video di ultima generazione. La tecnologia integrata nel monitor è infatti quella AMD Radeon FreeSync 2 HDR, che garantisce esperienze di gioco fluide e senza fenomeni come lo stuttering (piccoli scatti nella riproduzione di contenuti veloci), ottimizzando allo stesso tempo l’input lag (un ritardo seppur minimo, ma che durante i videogiochi può essere molto fastidioso).
Per il resto sappiamo poco del nuovo monitor, a parte le dimensioni di 43 pollici, una luminosità di picco di 1000 candele al metro quadro, il supporto alla specifica DisplayHDR 1000 e una copertura dello spazio colore DCI-P3 del 90%.