Infranto finalmente il tabù Spagna, con gli azzurrini che a Bologna esordiscono nell’Europeo battendo 3 a 1 i pari età spagnoli, bestia nera da oltre dieci anni. Dai primi minuti però sembrerebbe che il tabù sia destinato a durare ancora. A guardar palleggiare i ragazzi in maglia rossa senza ascoltare la telecronaca infatti sembra a tutti gli effetti di vedere una gara della nazionale maggiore col gioco che l’ha portata a diventare due volte campione d’Europa e una volta del mondo. Sotto la guida di De La Fuentes, una vita da calciatore spesa per l’Athletic Bilbao e i primi anni da allenatore alla guida dei “Cachorros”, i “cuccioli” del Bilbao, gli spagnoli prendono possesso del gioco nelle fasi iniziali e segnano con un gol capolavoro di Ceballos, prodotto della cantera del Real Madrid (e che sembra piaccia molto ad Ancelotti) che si libera al limite d’area e lascia partire un tiro delizioso che si infila nel sette alla sinistra di Meret.

Dopo lo sbandamento iniziale però i ragazzi di Di Biagio mostrano di non aver nulla da invidiare agli iberici e cominciano a battere forte sulle fasce: proprio da una percussione a sinistra di Chiesa, capitano azzurro,  arriva il gol del pareggio nel primo tempo. L’esterno della Fiorentina affonda e sembra destinato a crossare in mezzo, ma coglie il movimento del portiere ad anticipare il cross e lo beffa tirando in porta sul primo palo lasciato sguarnito. Il gol galvanizza gli azzurrini che chiudono il primo tempo in attacco ma devono rinunciare a Zaniolo per un forte colpo alla testa: nulla di grave a quanto pare per il talento della Roma.

Nella ripresa,  dopo un avvio di marca spagnola con Meret che fa salva con un intervento ai limiti di fisica e metafisica su Soler, l’Italia si riporta in vantaggio, ancora con Chiesa che sfrutta una carambola al centro dell’area e si fa trovare pronto per il tap-in. È una furia l’attaccante della Fiorentina, che a sinistra semina il panico scherzando gli avversari e divorandoli in progressione. La Spagna cerca di guadagnare il pareggio prendendo in mano il gioco e affidandosi alla solita fitta trama di passaggi con l’Italia che si difende e prova a ripartire in contropiede sfruttando un attacco di “velocisti”: Chiesa a sinistra, Cutrone al centro subentrato a un Kean non trascendentale e Orsolini a destra che ha sostituito Zaniolo.

E proprio la velocità sulle fasce fa la differenza: Orsolini guadagna il fondo e crossa, Pellegrini viene steso in area e l’arbitro prima non concede nulla ma al var si accorge che il rigore è netto. Lo batte lo stesso Pellegrini che trasforma spiazzando l’estremo difensore avversario. Fortissima l’emozione degli azzurri che si abbracciano e addirittura scoppiano in lacrime: d’altronde è un’impresa a tutti gli effetti, era dal 2006 che l’under 21 italiana non vinceva contro i pari età spagnoli, allora furono Chiellini e Montolivo a garantire la vittoria azzurra a Palencia, in Spagna. Mercoledì sera gli azzurrini incontreranno la Polonia vittoriosa contro il Belgio, con aspettative impennate, dopo il battesimo all’esordio, per il cammino che Chiesa e gli altri potranno fare in questo Europeo.

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