Era dal 2006 che gli azzurrini non riuscivano a superare gli iberici, andati in vantaggio a Bologna con una perla di Ceballos e poi raggiunti e superati dalla nazionale di Di Biagio al termine di una prestazione scintillante. Prossimo impegno mercoledì contro la Polonia,vittoriosa all'esordio contro il Belgio
Infranto finalmente il tabù Spagna, con gli azzurrini che a Bologna esordiscono nell’Europeo battendo 3 a 1 i pari età spagnoli, bestia nera da oltre dieci anni. Dai primi minuti però sembrerebbe che il tabù sia destinato a durare ancora. A guardar palleggiare i ragazzi in maglia rossa senza ascoltare la telecronaca infatti sembra a tutti gli effetti di vedere una gara della nazionale maggiore col gioco che l’ha portata a diventare due volte campione d’Europa e una volta del mondo. Sotto la guida di De La Fuentes, una vita da calciatore spesa per l’Athletic Bilbao e i primi anni da allenatore alla guida dei “Cachorros”, i “cuccioli” del Bilbao, gli spagnoli prendono possesso del gioco nelle fasi iniziali e segnano con un gol capolavoro di Ceballos, prodotto della cantera del Real Madrid (e che sembra piaccia molto ad Ancelotti) che si libera al limite d’area e lascia partire un tiro delizioso che si infila nel sette alla sinistra di Meret.
Dopo lo sbandamento iniziale però i ragazzi di Di Biagio mostrano di non aver nulla da invidiare agli iberici e cominciano a battere forte sulle fasce: proprio da una percussione a sinistra di Chiesa, capitano azzurro, arriva il gol del pareggio nel primo tempo. L’esterno della Fiorentina affonda e sembra destinato a crossare in mezzo, ma coglie il movimento del portiere ad anticipare il cross e lo beffa tirando in porta sul primo palo lasciato sguarnito. Il gol galvanizza gli azzurrini che chiudono il primo tempo in attacco ma devono rinunciare a Zaniolo per un forte colpo alla testa: nulla di grave a quanto pare per il talento della Roma.
Nella ripresa, dopo un avvio di marca spagnola con Meret che fa salva con un intervento ai limiti di fisica e metafisica su Soler, l’Italia si riporta in vantaggio, ancora con Chiesa che sfrutta una carambola al centro dell’area e si fa trovare pronto per il tap-in. È una furia l’attaccante della Fiorentina, che a sinistra semina il panico scherzando gli avversari e divorandoli in progressione. La Spagna cerca di guadagnare il pareggio prendendo in mano il gioco e affidandosi alla solita fitta trama di passaggi con l’Italia che si difende e prova a ripartire in contropiede sfruttando un attacco di “velocisti”: Chiesa a sinistra, Cutrone al centro subentrato a un Kean non trascendentale e Orsolini a destra che ha sostituito Zaniolo.
E proprio la velocità sulle fasce fa la differenza: Orsolini guadagna il fondo e crossa, Pellegrini viene steso in area e l’arbitro prima non concede nulla ma al var si accorge che il rigore è netto. Lo batte lo stesso Pellegrini che trasforma spiazzando l’estremo difensore avversario. Fortissima l’emozione degli azzurri che si abbracciano e addirittura scoppiano in lacrime: d’altronde è un’impresa a tutti gli effetti, era dal 2006 che l’under 21 italiana non vinceva contro i pari età spagnoli, allora furono Chiellini e Montolivo a garantire la vittoria azzurra a Palencia, in Spagna. Mercoledì sera gli azzurrini incontreranno la Polonia vittoriosa contro il Belgio, con aspettative impennate, dopo il battesimo all’esordio, per il cammino che Chiesa e gli altri potranno fare in questo Europeo.