"Nessuno può più negarmi di imbracciare un kalashnikov. Sono vecchia. Sono sola. Sono gravemente turbata dalla condizione disperata degli italiani. Ho tutto il diritto di fare una strage”, ha affermato ironica la giornalista in un'intervista
“Se vincono i 5 Stelle mi sparo“. Così aveva detto la giornalista Natalia Aspesi due anni fa, quando stava appena iniziando la campagna elettorale per le elezioni politiche. Il Movimento ha poi davvero vinto ma lei, fortunatamente, non è stata di parola. Così ora, in un’intervista all’Huffington Post, la storica firma di Repubblica è tornata sull’argomento spiegando come ha cambiato idea in questi anni: “Anziché spararmi a causa loro, pian piano, ho maturato la fantasia di sparare a loro. Devo dire che la legge sulla legittima difesa mi è venuta incontro – ha raccontato con quella vena d’ironia che la contraddistingue -. Nessuno può più negarmi di imbracciare un kalashnikov. Sono vecchia. Sono sola. Sono gravemente turbata dalla condizione disperata degli italiani. Ho tutto il diritto di fare una strage”.
“Sono una vecchia strega casalinga. Ho scelto la sopravvivenza, fantasticando ogni genere di crudeltà contro Salvini e Di Maio. Sono terrorizzata dagli italiani. Più il paese corre verso l’autodistruzione, più loro adorano i propri carnefici. È come se si fossero trasformati in tanti piccoli lemuri che si precipitano entusiasti in fondo al burrone”, ha proseguito Natalia Aspesi. “Io ho una grande fortuna, ho i giorni contati. Fra un anno, un mese, un giorno, forse un minuto, sarò morta”, ha commentato scherzando sul fatto che il prossimo 24 giugno compirà 90 anni.
“Provo una specie di avvilente nostalgia per Berlusconi. Ci riflettevo. Berlusconi non è stato un fascista. Non ha riportato l’odio nel paese. Non ha alimentato il sospetto per i diversi. Né il disprezzo per le donne, che sta crescendo in maniera pericolosa – ha spiegato la giornalista -. Berlusconi amava solo se stesso. È riuscito a travolgere gli italiani. Poi, però, gli italiani l’hanno abbandonato. Invece, Salvini e Di Maio sono indistruttibili. Finiranno solo quando saremo costretti a mendicare“, ha concluso.