Il 15 giugno scorso quattro giovani sono stati circondati e picchiati perché indossavano la maglietta del cinema ritenuta dagli aggressori "un simbolo antifascista"
Quattro persone ritenute responsabili dell’aggressione ai ragazzi che indossavano le magliette del cinema America avvenuta sabato sera a Trastevere sono stati identificati dalla Polizia. Le indagini sono state condotte dalla Digos della questura di Roma. Il 15 giugno scorso quattro giovani sono stati circondati e picchiati perché indossavano la maglietta del Cinema America ritenuta dagli aggressori “un simbolo antifascista”.
Il più grave dei feriti che ha 20 anni è stato operato al setto nasale: “Non appena mi dimetteranno andrò subito a sporgere denuncia e lo farò indossando la maglietta del Cinema America”, aveva twittato con il pugno alzato e le garze sul naso dal suo letto al Fatebenefratelli.
David Habib ha dichiarato che gli aggressori “erano di Roma Nord, uno di loro aveva un tatuaggio con 4 numeri romani sul braccio, un altro era rasato“. Il leader del Piccolo America, Valerio Carocci, ha annunciato la costituzione di parte civile per sostenere le spese legali. Dopo l’aggressione Carocci aveva dato appuntamento a tutti all’arena di piazza San Cosimato per esprimere solidarietà alle quattro vittime, indossando la maglietta bordeaux del cinema America. Così ha fatto anche Jeremy Irons: “Sono stufo e arcistufo di persone che la prendono troppo dura a destra e a sinistra – ha detto l’attore britannico – sembrano avere così poco cervello messi tutti insieme”, ha commentato l’attore britannico.
Del caso ha scritto anche il quotidiano inglese The Times, con un pezzo firmato da Tom Kington. Oltre all’intervista con Carocci, l’articolo riporta parte dell’appassionato discorso di rons che si è tenuto a piazza San Cosimato la sera successiva, in occasione della presentazione di Io ballo da sola per un omaggio a Bernardo Bertolucci.