Sono stati archiviati anche per appropriazione indebita e truffa. Si chiude con l’archiviazione il filone d’indagine sui rapporti tra il Gruppo Bulgarella e Banca Unicredit e che vedeva, tra gli indagati, l’imprenditore originario di Trapani e presidente dello stesso gruppo Andrea Bulgarella, l’allora suo socio Federico Tumbiolo, Giuseppe Sereni e lo stesso banchiere Fabrizio Palenzona.
Ad archiviare il caso è stato il gip di Milano Manuela Cannavale un paio di settimane fa. “La giustizia ha fatto il suo corso, spazzando via accuse inconsistenti”, hanno commentato le difese. Il giudice ha accolto la richiesta proposta dal pm Cristian Barilli che ha aderito alle argomentazioni contenute nelle memorie delle difese. Argomentazioni già condivise dal Tribunale del Riesame di Firenze, dove si era incardinato il procedimento istruito dalla Dda, quando si era pronunciato in merito ad alcuni sequestri ai fini probatori.
All’origine, nell’indagine fiorentina, erano stati contestati a una decina di persone l’associazione per delinquere, reati finanziari e pure l’aggravante dell’articolo 7 per aver agevolato il boss latitante Matteo Messina Denaro. Questo capitolo dell’indagine successivamente fu smontato: il gip del capoluogo Toscano Alessandro Moneti aveva archiviato per i reati più gravi, compresa l’ipotesi di agevolazione di Cosa nostra.
Dopo la decisione del gip di Firenze rimasero in piedi solo le accuse di appropriazione indebita e concorso in truffa, motivo per cui il procedimento venne trasferito per competenza a Milano dove ora è stato archiviato, “per manifesta infondatezza della notizia di reato” e “radicale insussistenza” delle accuse, hanno spiegato in una nota gli avvocati Giulia Padovani, Francesco Marenghi e Andrea Bottone, difensori dell’imprenditore Bulgarella, di Tumbiolo e di Sereni. “Si tratta della fine annunciata, sebbene troppo a lungo attesa, – prosegue la nota – anche di questa rilevante costola dell’indagine avviata dalla Procura di Firenze, già archiviata dal gip del Tribunale di Firenze in relazione ad altre gravi e altrettanto infondate accuse”. “La giustizia – proseguono i legali – ha compiuto il suo corso, spazzando via accuse inconsistenti, riconoscendo che, anche in questo caso, il Gruppo Bulgarella e i suoi amministratori e dipendenti hanno sempre è indiscutibilmente tenuto comportamenti limpidi e specchiati”. L’avvocato Massimo Dinoia, legale di Palenzona, ha aggiunto: “Abbiamo atteso quasi quattro anni e finalmente giustizia è stata fatta, come fin da subito aveva riconosciuto il tribunale del Riesame di Firenze”.