Le domande erano state poco meno di 80mila. I candidati ammessi 53.900. Ma, se continuerà così, il concorso per diventare navigator sarà decisamente meno selettivo del previsto. Martedì mattina, al primo dei sei turni di test scritti, alla Fiera di Roma erano attesi 9mila aspiranti, ma se ne sono presentati solo 3.194: il 35%. A comunicarlo è stata Anpal Servizi, la società che ha bandito il concorso per selezionare i 2.980 navigator che forniranno “assistenza tecnica” ai Centri per l’Impiego nell’esecuzione delle politiche attive del lavoro legate al reddito di cittadinanza. Un’assistenza teorica, senza possibilità di interagire direttamente con i beneficiari del reddito, compromesso che il governo ha accettato per raggiungere un’intesa con le Regioni sulla loro assunzione. I compiti comunque dovranno essere declinati in convenzioni tra Anpal e le Regioni e su questo le trattative con i governatori sono in alto mare.

Chi passa la selezione – 100 domande a risposta multipla di cultura generale, quesiti psicoattitudinali, domande di logica e informatica, economia aziendale, politica e mercato del lavoro – otterrà un contratto a termine con durata fino al 30 aprile 2021 e un compenso lordo annuo pari a 27.338,76 euro oltre a 300 euro lordi mensili a titolo di rimborso forfettario delle spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute per l’espletamento dell’incarico.

Tre quarti dei candidati sono donne – 39.528 le candidate iscritte – e nella metà dei casi si tratta di una persona tra i 30 e i 40 anni. Il 31% ha la laurea in legge e moltissimi sono coloro che vengono dal meridione. Dal Sud arrivano in 29.193: per la gran parte da Campania (9.420), Sicilia (8.580) e Puglia (4.960). Nel proprio curriculum la laurea più frequente (per 16.953 aspiranti) è quella in giurisprudenza, seguita da psicologia (12.080) e scienze economico-aziendali (7.242).

Nella regione Campania c’è il maggior fabbisogno di navigator (471) con la sola provincia di Napoli che ne prevede 274. Segue la Sicilia con 429 posti di cui 125 a Palermo e 100 a Catania. Al Nord c’è la Lombardia con 329 navigator, di cui 76 a Milano e 50 a Brescia mentre nel centro Italia è il Lazio la regione che ha maggiore necessità di copertura con 273 operatori, 195 nella provincia di Roma.

In occasione dell’avvio delle selezioni il Coordinamento nazionale dei precari di Anpal Servizi ha scritto ai circa 54.000 candidati sottolineando che la società “fa ampiamente uso di lavoro precario e presto, con la vostra assunzione, sarà una azienda con il 90% di contratti a termine, raggiungendo un primato a livello europeo”. Negli ultimi mesi – fa notare il coordinamento che riunisce i 654 precari dell’Agenzia tecnica del ministero del Lavoro – “come se non bastasse, a causa degli effetti collaterali del decreto Dignità, molti nostri colleghi a cui è scaduto il contratto a tempo determinato non hanno ottenuto alcuna risposta, e da ricollocatori sono diventati nuovi soggetti da ricollocare. Altri ancora, scadranno nei prossimi mesi”. La lotta che i precari conducono da circa un anno per la stabilizzazione “non è neppur minimamente in contrapposizione con le vostre future assunzioni, anzi, pensiamo che l’eventuale successo della nostra vertenza non potrà che creare vantaggi anche per il vostro futuro lavorativo”, si spiega nella lettera in cui gli operatori di Anpal Servizi fanno gli auguri ai candidati navigator e lanciano loro un messaggio: “Questo è il momento di costruire forme di solidarietà tra vecchi e nuovi precari”, per questa ragione “vi chiediamo, sin da subito, di solidarizzare con la nostra vertenza”.

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