Beppe Fiorello sbarca a Mediaset. La notizia è abbastanza clamorosa dato che l’attore è stato, per tanti anni, il volto per eccellenza della fiction Rai. A tal punto che dal 2005 al 2011 ha prestato il volto, ovviamente da protagonista, a tredici fiction, miniserie o film-tv per il servizio pubblico. Eppure negli ultimi anni la presenza in video del bravo Fiorello, fratello di Rosario, è oggettivamente calata: se l’ultimo film-tv è andato in onda a febbraio (Il mondo sulle spalle, da lui prodotto), per ritrovare l’ultima miniserie con lui protagonista bisogna tornare al 2017 (si chiamava I fantasmi di Portopalo). Insomma, Beppe Fiorello su Rai1 si è visto sempre di meno.
Mediaset così ha colto l’occasione di “portare a casa” uno degli attori più amati del piccolo schermo, che così passa alla concorrenza dopo 21 anni di fedeltà assoluta. Nella prossima stagione televisiva, infatti, Canale 5 trasmetterà la fiction Gli Orologi del Diavolo. Una storia, tratta dall’omonimo libro del giornalista Rai Federico Ruffo, che racconta l’odissea di Gianfranco “Gianni” Franciosi, un uomo usato come esca per infiltrarsi tra i Narcos e poi abbandonato dallo Stato. La fiction sembrava inizialmente destinata proprio al primo canale del servizio pubblico, invece segnerà il debutto di Fiorello come protagonista di una fiction Mediaset.
Che a rompere il rapporto tra mamma Rai e Beppe Fiorello sia stato il caso legato alla fiction sul “modello Riace” promosso dal sindaco Mimmo Lucano, che il servizio pubblico non ha mai mandato in onda? “Non è la prima volta che una mia fiction viene bloccata. Anni fa le foibe, il governo di allora non gradì. Poi la storia di #grazieallacampagna, l’allora min. della giustizia si indignò. Ora Riace, bloccata perché narra una realtà e nessuno/a dei miei colleghi si fa sentire”, aveva twittato l’attore. Poi, dopo l’arresto del sindaco, aveva criticato le politiche del governo: “Siamo tutti in pericolo, punto. Il sindaco Domenico Lucano è stato arrestato per aver accolto non per aver favoreggiato, allora #arrestatecitutti. Papa, a lei la parola: la spieghi lei a questa politica la differenza tra accogliere i bisognosi e favorire le mafie”.
