La notte del 15 giugno le botte a quattro ragazzi del gruppo che indossavano le magliette bordeaux “simbolo antifascista”. Ora una nuova aggressione, questa volta a una ragazza. Per fortuna senza alcuna conseguenza. E’ accaduto la scorsa notte, quando sono tornati nel mirino i ragazzi del Cinema America, l’associazione che negli ultimi anni ha riportato il cinema nelle piazze di Roma. Questa volta la vittima è l’ex fidanzata del presidente dell’Associazione “Piccolo America”, Valerio Carocci, aggredita nei pressi di piazza San Cosimato, a Trastevere. La ragazza sarebbe stata pesantemente insultata da un gruppetto di coetanei e, nell’ambito del litigio, sarebbe arrivata una strattonata che ha provocato alla giovane un’escoriazione, subito medicata. Al momento, a quanto si apprende da fonti della Questura, non sarebbe stata ancora presentata denuncia.
Sulla vicenda indaga la Digos. Intanto i Carabinieri della stazione Trastevere – coadiuvati dalla polizia investigativa – proseguono le indagini sull’altra aggressione avvenuta sabato ai danni di quattro giovani che indossavano la maglia del Cinema America. Quattro persone sono state identificate: il 15 giugno i quattro giovani erano stati circondati e picchiati perché avevano addosso l’indumento, ritenuto dagli aggressori “un simbolo antifascista”. Sono tutti militanti, ex militanti o comunque vicini agli ambienti di Blocco Studentesco, l’emanazione giovanile di Casapound.
Il più grande dei quattro, S.B., 38enne parrucchiere in zona Casalotti, la sera dell’aggressione era a Trastevere per festeggiare il suo addio al celibato. Eppure sarebbe lui, secondo le indagini, il fomentatore della violenza. M.C., 23enne militante del Blocco Studentesco, un sorta di sezione giovanile di Casapound, già noto per danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale, avrebbe sferrato la testata al giovane David Habib.
M.V., suo coetaneo e anche lui con numerosi precedenti e sottoposto a Daspo, avrebbe invece colpito con una bottigliata Valerio Colantoni. Tra i quattro, anche A.M, 23enne già noto per lesioni e violenza privata. Va precisato che al momento i quattro sono stati denunciati a piede libero. Fonti di CasaPound Italia, contattate da IlFattoQuotidiano.it, confermano che i presunti aggressori non hanno ancora nominato un avvocato proprio perché i provvedimenti fin qui intrapresi non lo prevedono, ma sarebbero già stato allertato un legale penalista da consigliare almeno ai due giovani effettivamente organici al Blocco Studentesco.
Le perquisizioni nelle loro abitazioni hanno consentito di trovare gli indumenti utilizzati durante la notte del 16 giugno e una serie di segni distintivi, emblematici dell’appartenenza dei soggetti agli ambienti dell’ultradestra. Sequestrati anche i cellulari per esaminare tutte le conversazioni, contemporanee e successive all’aggressione, mentre si continua a indagare a caccia degli altri responsabili. Perquisita anche la casa del coordinatore di Blocco Studentesco, Matteo Mecucci, che però attualmente risulta estraneo ai fatti.
“Oggi un’altra aggressione ai ragazzi del Cinema America – commenta in un tweet il vicepremier e ministro, Luigi Di Maio – A una donna, ‘colpevole’ solo di indossare una maglietta. È assurdo. Aspettiamo l’esito delle indagini ma, a prescindere dal caso in sé, ogni forma di violenza fisica o verbale va condannata senza esitazioni“.
I ragazzi dell’associazione incassano la solidarietà anche di Virginia Raggi: “Gli episodi di violenza che, come ha accertato la Digos, sono collegati a militanti di #CasaPound sono vergognosi e non verranno mai tollerati in questa città. Vicini al #CinemaAmerica”. “Che cosa si aspetta ancora per sciogliere questa organizzazione neofascista? – domanda Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana – Sono centinaia ormai negli ultimi anni gli episodi di minacce, pestaggi, intimidazioni, violenze che vedono protagonisti esponenti di questa organizzazione”.