La prima traccia a uscire è, come tutti gli anni, quella dell’analisi del testo: tra gli autori scelti dal Miur per la prima prova della maturità – che quest’anno prevede in tutto sette tracce (leggi) – c’è “Risvegli” di Giuseppe Ungaretti, confluita nel 1942 nella raccolta L’allegria. Un autore che i maturandi, i primi del nuovo millennio a cimentarsi con l’esame di Stato, non vedevano comparire nel tema di italiano dal 2011. La seconda traccia proposta invece per la Tipologia A – che da quest’anno prevede la scelta tra due brani, uno di prosa e uno di poesia – è “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia, che racconta la storia di alcuni omicidi commessi dalla mafia e della lotta del comandante dei Carabinieri Bellodi per scoprire la verità ed arrestare i colpevoli. Nel 1968 il regista Damiano Damiani ha tratto un film da questo romanzo.

Passando invece alla tipologia B (tre tracce), c’è Corrado Stajano con “La cultura italiana del ‘900” in cui l’autore commenta le frasi di alcuni protagonisti del ventesimo secolo (ambito storico-politico), poi ‘L’importanza del patrimonio culturale’, partendo da un libro di Tomaso Montanari (‘Istruzioni per l’uso del futuro. Il Patrimonio culturale e la democrazia che verrà’) per l’ambito artistico-letterario, e infine brani di Steven Sloman e Philip Fernbach tratti da “L’illusione della conoscenza” (ambito tecnico-scientifico). “Spero che molti ragazzi confutino le mie idee, affermino il contrario, con argomenti forti e intelligenza migliore della mia – ha detto Montanari commentando l’uscita della traccia -. La cosa più essenziale è il pensiero critico, il dissenso. La parola contro il sistema. Un grande in bocca al lupo ai ragazzi, spero non mi odino troppo!”.

Per quanto riguarda invece le due tracce di attualità, quindi la tipologia C, la prima parte da un testo tratto dal discorso del prefetto Dottor Luigi Viana, in occasione delle celebrazioni del trentennale dall’uccisione del Prefetto Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo. La seconda invece, su sport e storia, parte dall’articolo del giornalista Cristiano Gatti pubblicato su Il Giornale, che parla della vittoria al Tour de France di Gino Bartali “giusto tra le nazioni” nel 1948, avvenuta in un momento di forte tensione dopo l’attentato a Togliatti e invita a interrogarsi sul Ruolo dello sport nella storia e nella società. E secondo quanto risulta a ScuolaZoo, sono queste due le tracce scelte dalla maggior parte degli studenti.

TIPOLOGIA A, traccia di poesia: Risvegli di Giuseppe Ungaretti – Alla maturità è uscito, per l’ultima volta, nel 2011. Alla vigilia della prima prova, nel tradizionale totoesame, ben il 23% degli studenti aveva previsto la scelta di Ungaretti tra i poeti del ‘900 (rilevazione su più di 5000 studenti).

Ogni mio momento
io l’ho vissuto
un’altra volta
in un’epoca fonda
fuori di me

Sono lontano colla mia memoria
dietro a quelle vite perse

Mi desto in un bagno
di care cose consuete
sorpreso
e raddolcito

Rincorro le nuvole
che si sciolgono dolcemente
cogli occhi attenti
e mi rammento
di qualche amico
morto

Ma Dio cos’è?

E la creatura
atterrita
sbarra gli occhi
e accoglie
gocciole di stelle
e la pianura muta

E si sente
riavere

TIPOLOGIA A, traccia di prosa: Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia – Fu terminato nel 1960 e pubblicato per la prima volta nel 1961 dalla casa editrice Einaudi. Trae spunto da un episodio reale di cronaca: l’omicidio del sindacalista Accursio Miraglia per mano della mafia, avvenuto a Sciacca nel 1947. L’ispirazione a fatti reali e di cronaca è un elemento tipico della scrittura di Sciascia. Sciascia, da sempre interessato alla situazione socio-economica della sua terra d’origine, era da tempo impegnato nella denuncia della mafia, che imperversava ignorata e impunita su tutto il territorio. Lo scrittore decise così di servirsi del genere romanzo giallo – cui spesso ritornerà per le sue opere successive – per poter esprimere il suo risentimento e trasporre in una cornice letteraria la cronaca di un fatto realmente avvenuto.

I numeri della maturità 2019 – Sono 520.263 i ragazzi impegnati nell’esame di stato. Alle 8.30 la password per accedere alle tracce è stata pubblicata sul sito del Ministero, e sui profili social. E dopo l’apertura del plico telematico, gli studenti sapranno quali sono le tracce scelte dal ministero per il tema di Italiano, quest’anno riformulato senza tema storico. Due gli autori che saranno scelti per l’analisi del testo, poi tre tracce per la produzione di un elaborato argomentativo e infine la riflessione critica su tematiche di attualità, che è la nuova tipologia C. Oggi verrà estratta anche la lettera dell’alfabeto per stabilire da chi si inizierà per il colloquio orale, come ha ricordato il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che prima dell’apertura delle buste ha augurato buon lavoro a tutti i maturandi. “Cari ragazzi, è arrivato il momento. Forza! Sono certo farete del vostro meglio! Buon lavoro a tutti e ricordatevi ‘La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità’ (Lucio Anneo Seneca)”.

Le commissioni d’esame coinvolte quest’anno sono 13.161 per 26.188 classi e secondo le prime rilevazioni del Miur, il tasso di ammissione all’esame è del 96,3%. Nei giorni delle prove scritte, è confermato il divieto tassativo per gli studenti di utilizzare cellulari, smartphone, Pc e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla rete o riprodurre file e immagini, pena l’esclusione dall’esame.

Le novità – I ragazzi dovranno sostenere due prove scritte anziché tre, oltre all’orale. Addio al ‘quizzone’ della prova e alla tesina per il colloquio. Nella seconda, però, ci saranno doppie materie per tutti gli indirizzi possibili (Latino e Greco al classico, Fisica e Matematica allo scientifico). All’orale il candidato avrà tre buste fra cui scegliere e da quella che pescherà dipenderà l’argomento da cui partire durante il suo colloquio. Si darà attenzione al percorso svolto nell’ultimo triennio, con un punteggio maggiore assegnato al credito scolastico: il voto finale è espresso in centesimi, il credito maturato nell’ultimo triennio potrà arrivare a un massimo di 40 punti, invece che 25. Per arrivare a 100 la commissione avrà a disposizione fino a 60 punti, al massimo 20 per prova. Se il candidato ha avuto un risultato delle prove di almeno 50 punti, partendo con almeno 30 di credito, potrà ricevere dalla Commissione un’integrazione di punteggio fino a un massimo di 5 punti. Per la valutazione delle prove scritte arriveranno griglie nazionali, con l’obiettivo di rendere la correzione più equa.

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