Dal “rientro dei cervelli” al “ritorno dei campioni”: si può sintetizzare così una degli effetti collaterali del Decreto crescita, che darà una mano tutt’altro che marginale alla Serie A per tornare competitiva con gli altri grandi tornei europei. Uno sgravio del 50% sulle tasse da pagare sugli stipendi dei campioni che si trasferiranno dall’estero nel nostro campionato: non un maxi-sconto come sembrava essere a un certo punto, e soprattutto senza vantaggi particolari per le squadre meridionali (cioè essenzialmente per il Napoli), ma comunque una bella mano per i presidenti e per il calcio italiano.
LA MISURA PENSATA DA RENZI – A un certo punto l’avevano chiamata “norma Antonio Conte”, perché in effetti il nuovo allenatore dell’Inter potrebbe essere uno dei primi grandi nomi a cui applicare lo sconto (anche se come e quando è ancora tutto da vedere). Nel Decreto Crescita varato dal governo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (è già in vigore dunque) e attualmente in fase di conversione in parlamento, c’è anche una misura che riguarda indirettamente ma molto da vicino il pallone: parliamo dell’articolo 5, quello sul “rientro dei cervelli”, che prevede una serie di sgravi fiscali per aziende e istituzioni che riportano in Italia lavoratori. Il provvedimento esiste già da qualche anno, l’aveva ideato il governo Renzi per i ricercatori fuggiti all’estero.
L’ESTENSIONE E LO SCONTO PER I CALCIATORI – La maggioranza gialloverde l’ha confermato ma l’ha pure esteso, aumentando lo sconto (le tasse vengono calcolate solo sul 30% dell’imponibile, prima era il 70) ed eliminando alcuni requisiti stringenti (come l’alto titolo di specializzazione e l’essere stati iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero). Ora i criteri di concessione sono molto più generici: per rientrare nell’applicazione basta sostanzialmente spostare la residenza in Italia e rimanerci per almeno due anni. Così la platea dei beneficiari si allarga notevolmente. E arriva a comprendere persino i calciatori: basta che si tratti di un giocatore che viene da un altro campionato e può usufruire dello sconto.
SCONTO RIDOTTO E NORMA “ANTI-DE LAURENTIIS” – Probabilmente il governo non aveva pensato all’effetto collaterale sul calcio, tanto che quando se n’è reso conto ha deciso di attenuarlo: in Parlamento è stato approvato un emendamento che diminuisce lo sconto dal 30 al 50% per quanto riguarda le società professionistiche. Aggiungendo anche un piccolo dazio da pagare: chi vuole beneficiare della tassazione agevolata dovrà versare lo 0,5% del totale allo Stato, in un apposito fondo che la Presidenza del Consiglio destinerà allo sviluppo dei settori giovanili. C’è di più. A Palazzo Chigi si sono accorti anche di un ulteriore effetto, questo sì dirompente: il decreto prevede infatti anche un supersconto per Sud e Isole, per cui l’aliquota agevolata si abbassa addirittura al 10%. Applicato al calcio, questo avrebbe dato un ingiusto vantaggio competitivo alle squadre di queste Regioni, in particolare al Napoli (ci sono anche Lecce e Cagliari, ma gli azzurri sono l’unico top club che può comprare grandi giocatori dall’estero con stipendi pesanti). Così – forse anche dopo la protesta di qualche rivale – il governo ha deciso di intervenire e ha neutralizzato lo sconto per le Regioni meridionali per quanto riguarda le società calcistiche. Una specie di norma anti De Laurentiis, per “garantire l’ordinato svolgimento delle competizioni che risulterebbero alterate nell’ipotesi di applicazioni di regimi differenziati”.
GLI EFFETTI (E I DUBBI) DELLA LEGGE – Insomma, niente regalo al Napoli. Resta però lo sconto del 50% sull’imponibile per tutti i club, che darà sicuramente una mano alla Serie A a tornare competitiva sul mercato: considerato che nel calcio gli stipendi vengono contrattati al netto, per una società significa avere un lordo molto meno pesante a bilancio. Ponendo infatti uno stipendio di 10 milioni di euro netti a stagione, l’aliquota del 43% di Irpef sarà calcolata solo sul 50% dell’imponibile: circa 2 milioni di euro di tasse da pagare, invece di 4. Certo, restano alcuni dubbi. “È un’interpretazione che non va certo nello spirito originario della legge, pensata per riportare a casa ricercatori e professionisti qualificati, non giocatori di pallone. Senza considerare la distorsione tra mercato dei calciatori italiani e esteri, sarà molto più conveniente comprare quest’ultimi. Ma magari anche il calcio merita una mano, in fondo è una delle principali industrie del Paese”, spiega Angelo Cremonese, professore di economia dei tributi alla Luiss. Poi ci sono anche una serie di incognite sull’applicazione: i benefici valgono a partire dall’anno solare 2020, come verrà considerato l’inizio del prossimo campionato? E, considerato l’obbligo di residenza minima di due anni, chi ne beneficia dovrà rimanere in Serie A fino al 2022 o al 2023 (col rischio di restituire la differenza in caso di un trasferimento all’estero)?. Dettagli che non cambiano però la sostanza del provvedimento. Per i presidenti si prospetta un bel risparmio, nonché un’arma in più per convincere i top player a trasferirsi in Serie A: investendo la stessa cifra lorda il club potrà corrispondere uno stipendio molto più alto al calciatore. Su una norma simile, del resto, la Liga spagnola ha costruito all’inizio degli Anni Duemila la sua fortuna. Ora ci prova l’Italia.
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Dl Crescita, il favore involontario ai club di Serie A: sgravio fiscale del 50% sugli stipendi dei campioni arrivati dall’estero
Uno degli effetti collaterali del provvedimento darà una mano tutt’altro che marginale ai presidenti dei club italiani: un corposo taglio delle tasse da pagare sugli emolumenti dei calciatori che si trasferiranno dall’estero. Non si tratta, però, né di un maxi-sconto come sembrava essere a un certo punto né non ci sono vantaggi particolari per le squadre meridionali
Dal “rientro dei cervelli” al “ritorno dei campioni”: si può sintetizzare così una degli effetti collaterali del Decreto crescita, che darà una mano tutt’altro che marginale alla Serie A per tornare competitiva con gli altri grandi tornei europei. Uno sgravio del 50% sulle tasse da pagare sugli stipendi dei campioni che si trasferiranno dall’estero nel nostro campionato: non un maxi-sconto come sembrava essere a un certo punto, e soprattutto senza vantaggi particolari per le squadre meridionali (cioè essenzialmente per il Napoli), ma comunque una bella mano per i presidenti e per il calcio italiano.
LA MISURA PENSATA DA RENZI – A un certo punto l’avevano chiamata “norma Antonio Conte”, perché in effetti il nuovo allenatore dell’Inter potrebbe essere uno dei primi grandi nomi a cui applicare lo sconto (anche se come e quando è ancora tutto da vedere). Nel Decreto Crescita varato dal governo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (è già in vigore dunque) e attualmente in fase di conversione in parlamento, c’è anche una misura che riguarda indirettamente ma molto da vicino il pallone: parliamo dell’articolo 5, quello sul “rientro dei cervelli”, che prevede una serie di sgravi fiscali per aziende e istituzioni che riportano in Italia lavoratori. Il provvedimento esiste già da qualche anno, l’aveva ideato il governo Renzi per i ricercatori fuggiti all’estero.
L’ESTENSIONE E LO SCONTO PER I CALCIATORI – La maggioranza gialloverde l’ha confermato ma l’ha pure esteso, aumentando lo sconto (le tasse vengono calcolate solo sul 30% dell’imponibile, prima era il 70) ed eliminando alcuni requisiti stringenti (come l’alto titolo di specializzazione e l’essere stati iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero). Ora i criteri di concessione sono molto più generici: per rientrare nell’applicazione basta sostanzialmente spostare la residenza in Italia e rimanerci per almeno due anni. Così la platea dei beneficiari si allarga notevolmente. E arriva a comprendere persino i calciatori: basta che si tratti di un giocatore che viene da un altro campionato e può usufruire dello sconto.
SCONTO RIDOTTO E NORMA “ANTI-DE LAURENTIIS” – Probabilmente il governo non aveva pensato all’effetto collaterale sul calcio, tanto che quando se n’è reso conto ha deciso di attenuarlo: in Parlamento è stato approvato un emendamento che diminuisce lo sconto dal 30 al 50% per quanto riguarda le società professionistiche. Aggiungendo anche un piccolo dazio da pagare: chi vuole beneficiare della tassazione agevolata dovrà versare lo 0,5% del totale allo Stato, in un apposito fondo che la Presidenza del Consiglio destinerà allo sviluppo dei settori giovanili. C’è di più. A Palazzo Chigi si sono accorti anche di un ulteriore effetto, questo sì dirompente: il decreto prevede infatti anche un supersconto per Sud e Isole, per cui l’aliquota agevolata si abbassa addirittura al 10%. Applicato al calcio, questo avrebbe dato un ingiusto vantaggio competitivo alle squadre di queste Regioni, in particolare al Napoli (ci sono anche Lecce e Cagliari, ma gli azzurri sono l’unico top club che può comprare grandi giocatori dall’estero con stipendi pesanti). Così – forse anche dopo la protesta di qualche rivale – il governo ha deciso di intervenire e ha neutralizzato lo sconto per le Regioni meridionali per quanto riguarda le società calcistiche. Una specie di norma anti De Laurentiis, per “garantire l’ordinato svolgimento delle competizioni che risulterebbero alterate nell’ipotesi di applicazioni di regimi differenziati”.
GLI EFFETTI (E I DUBBI) DELLA LEGGE – Insomma, niente regalo al Napoli. Resta però lo sconto del 50% sull’imponibile per tutti i club, che darà sicuramente una mano alla Serie A a tornare competitiva sul mercato: considerato che nel calcio gli stipendi vengono contrattati al netto, per una società significa avere un lordo molto meno pesante a bilancio. Ponendo infatti uno stipendio di 10 milioni di euro netti a stagione, l’aliquota del 43% di Irpef sarà calcolata solo sul 50% dell’imponibile: circa 2 milioni di euro di tasse da pagare, invece di 4. Certo, restano alcuni dubbi. “È un’interpretazione che non va certo nello spirito originario della legge, pensata per riportare a casa ricercatori e professionisti qualificati, non giocatori di pallone. Senza considerare la distorsione tra mercato dei calciatori italiani e esteri, sarà molto più conveniente comprare quest’ultimi. Ma magari anche il calcio merita una mano, in fondo è una delle principali industrie del Paese”, spiega Angelo Cremonese, professore di economia dei tributi alla Luiss. Poi ci sono anche una serie di incognite sull’applicazione: i benefici valgono a partire dall’anno solare 2020, come verrà considerato l’inizio del prossimo campionato? E, considerato l’obbligo di residenza minima di due anni, chi ne beneficia dovrà rimanere in Serie A fino al 2022 o al 2023 (col rischio di restituire la differenza in caso di un trasferimento all’estero)?. Dettagli che non cambiano però la sostanza del provvedimento. Per i presidenti si prospetta un bel risparmio, nonché un’arma in più per convincere i top player a trasferirsi in Serie A: investendo la stessa cifra lorda il club potrà corrispondere uno stipendio molto più alto al calciatore. Su una norma simile, del resto, la Liga spagnola ha costruito all’inizio degli Anni Duemila la sua fortuna. Ora ci prova l’Italia.
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Roma, 7 mar (Adnkronos) - La riforma dei criteri di acceso alla facoltà di medicina, la commemorazione di Fulco Pratesi e la mozione di sfiducia al ministro della Giustizia Carlo Nordio sono alcuni dei temi al centro dei lavori parlamentari della prossima settimana.
Alla Camera si riprende lunedì 10 marzo, alle 13, con la discussione generale sul Ddl Giubileo, già approvato dal Senato; l'esame delle mozioni sull'uso delle Pfas e sulla reintroduzione del 'bonus Renzi' e quella sulla Convenzione sugli ausili marittimi (approvata dal Senato). Da martedì all'Odg dell'aula c'è, nel pomeriggio, l'esame della delega al governo sulla revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e veterinaria già approvata dal Senato. Mercoledì, dalle 9,30, la Camera deve esaminare la relazione della Giunta delle elezioni sull’elezione contestata della deputata Anna Laura Orrico (M5s) in Calabria. Poi, alle 16,15, è in programma la commemorazione di Fulco Pratesi.
Tra gli altri argomenti in calendario nella settimana ci sono anche le mozioni sul caro energia; la Pdl sulle intercettazioni già approvata in Senato previo esame e voto delle pregiudiziali di costituzionalità e di merito e la sfiducia al ministro della Giustizia Carlo Nordio presentata dalle opposizioni. Al Senato si riprende martedì alle 17 con il Ddl sulle spoglie delle vittime di omicidio e, a seguire, con il Ddl sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale, già approvato dalla Camera, e il Ddl sulle prestazioni sanitarie. Confermati i tradizionali appuntamenti, sia alla Camera che al Senato, con il Question time e gli atti di sindacato ispettivo.
Roma, 7 mar. (Adnkronos Salute) - "Nders Odv nasce con l'intento di dare un luogo sicuro a persone che hanno avuto esperienze di pre-morte, dove potersi raccontare e confrontare con chi ha avuto lo stesso tipo di esperienza in un ambiente sicuro e non giudicante. La maggiore criticità è che chi l'ha vissuta ha problemi, viene rifiutato dalla società. Non se ne può parlare. La morte è un tabù e l'esperienza di pre-morte è un tabù del tabù". Lo ha detto Davide De Alexandris, fondatore e presidente Nders Odv, in occasione del convegno 'Le esperienze di pre-morte (Nde). Fenomenologia e cambiamenti', che si è tenuto oggi a Roma presso il Centro Studi Americani.
"Sicuramente questo tabù è meno forte rispetto anni fa - prosegue De Alexandris - però il problema esiste. Nelle librerie, ad esempio, testi sulle esperienze di pre-morte sono al fianco a pubblicazioni su alieni e scie chimiche. Noi vorremmo che le esperienze di pre-morte fossero studiate e ci fosse un approccio scientifico orientato alla cura della persona".
Roma, 7 mar. (Adnkronos Salute) - "Oggi cerchiamo di trovare risposte scientifiche alle esperienze di pre-morte grazie a un gruppo multidisciplinare con fisici, medici e tutti quelli che possono dare una credibilità a questi fenomeni. Negli ultimi 10 anni 40mila persone hanno dichiarato di aver vissuto esperienze di pre-morte e la scienza deve fare la sua parte per dare concretezza a questi fenomeni, capirli e conoscerli. E' un obiettivo arduo, ma ci riusciremo". Lo ha detto Francesco Sepioni, medico di emergenza-urgenza della Asl Umbria 1 e autore del libro 'Al Confine con l'Aldilà', che ha moderato il convegno 'Le esperienze di pre-morte (Nde). Fenomenologia e cambiamenti'.
L'incontro, che si è tenuto a Roma presso il Centro Studi Americani, ha voluto affrontare un tema complesso e affascinante come quello delle esperienze di pre-morte (Near-death experiences, Nde), delle esperienze extracorporee (Out-of-Body experiences, Obe), non tralasciando la fenomenologia e i cambiamenti del soggetto successivamente all'esperienza in oggetto. Fenomeni che, pur essendo stati documentati in varie culture ed epoche storiche, continuano a suscitare grande interesse sia nel mondo scientifico che in quello religioso.
"Ci sono 3 casi documentati e comprovati a livello scientifico - spiega Sepioni - Uno, risalente al 2011, ha avuto come protagonista una persona intubata, priva di attività cardiaca e respiratoria, che incredibilmente ha visto e sentito la propria rianimazione. La persona, dopo essersi ripresa, ha raccontato le parole dei medici che lo rianimavano e ha perfino indicato dove era stata messa la protesi dentaria che un'infermiera aveva rimosso dalla sua bocca".
Roma, 7 mar (Adnkronos) - "È da leggere l"ordinanza n. 5992 depositata ieri dalle Sezioni Unite della Cassazione Civile. La restrizione della libertà personale avvenuta per giorni nell'agosto 2018 ai danni di 190 migranti che si trovavano a bordo della Nave Diciotti della Guardia Costiera italiana, per quanto possa non portare a una condanna penale, senz'altro rappresenta un illecito civile, avvenuto per colpa principalmente dell'allora ministro degli interni e vicepremier Matteo Salvini, urlatore ai quattro venti dello slogan dei "porti chiusi", portato avanti a spese dei diritti umani". Lo dice il senatore del Pd Dario Parrini.
"È per colpa delle scelte arbitrarie e disumane di Salvini che lo Stato deve pagare dei risarcimenti alle persone che hanno subito un danno. Eviti quindi Salvini, per il bene suo e nostro, di fare commenti-boomerang. E non sfugga alle sue responsabilità -prosegue Parrini-. E la Presidente del Consiglio impari a non calpestare una regola basilare della democrazia costituzionale: quella secondo la quale il potere esecutivo deve rispettare le sentenze del potere giudiziario, non attaccarle. Se non lo fa, commette un'indecenza".
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - A1 Charge, leader nella progettazione, produzione, installazione e assistenza per le infrastrutture di ricarica elettrica, presenta a Key Energy Expo 2025 una gamma di soluzioni all’avanguardia per la mobilità sostenibile, dalle Wallbox AC fino alle potenti stazioni di ricarica ultra-fast da 400 kW. Tra le novità in esposizione: Wallbox AC 1/3ph, perfette per installazioni domestiche e commerciali; Tower Ac Dc dual 20/30/60 kW, una soluzione flessibile per diverse necessità di ricarica; PoleBox, il rivoluzionario dispositivo di EVywhere, startup di Corporate Hangar del Gruppo Prysmian, che trasforma l’illuminazione pubblica esistente in un’infrastruttura di ricarica intelligente; stazioni di ricarica ultra-fast da 90 kW fino a 400 kW, disponibili sia in versione all-in-one che con dispenser, con accumuli da rinnovabili o dalla rete, con il supporto di StarCharge leader mondiale nel settore degli accumuli.
A1 Charge non si limita alla fornitura di soluzioni di ricarica, ma supporta i clienti con programmi di formazione e teaching per installatori e utenti finali. I sistemi sono connessi via Ocpp e Bus proprietari, permettendo il controllo da remoto e sfruttando le potenzialità dell’IoT per una gestione intelligente ed efficiente. L’impegno di A1 Charge per la sostenibilità si concretizza nell’offerta di servizi di remanufacturing, garantendo riparabilità, rigenero e riutilizzo delle apparecchiature, in linea con i target europei accedendo al futuro passaporto digitale dei prodotti.
A1 Charge è orgogliosa di avere tra i partner della propria Technology Valley un’eccellenza italiana come Barilla Group, con cui condivide valori di qualità, innovazione e sostenibilità. Tutto ciò si sposa con i concetti di Cer Comunità energetica atti a creare e generare opportunità.
Roma, 7 mar (Adnkronos) - "A chi continua a chiedermi come posso esser certo che l’articolo 25 sia stato scritto su misura per Musk la risposta è semplice. Perché lo ha ammesso lui stesso, condividendo questo tweet. Avanti a testa alta per difendere interesse nazionale e dignità del Parlamento. Ddlspazio". Lo scrive sui social il deputato del Pd Andrea Casu rilanciando un tweet di Elon Musk.
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - "Triste se il Governo discute come al ‘bar’ della giurisdizione e usa quei toni per attaccare i giudici e la divisione dei poteri. Capiamo le ragioni che hanno spinto la rima presidente Margherita Cassano a difendere la dignità di un potere dello Stato. Meloni e soci abbassino i toni”. Lo afferma la capogruppo di Avs alla Camera Luana Zanella.