Presentato il bilancio della filiale italiana del colosso tedesco, in leggera flessione a causa del calo delle immatricolazioni nel nostro Paese e alla diminuzione di motorizzazioni diesel. Illustrati anche due nuovi servizi, di soccorso e car pooling
E’ di 2,5 miliardi di euro il volume di affari della filiale italiana di Robert Bosch. Una lieve battuta d’arresto, rispetto all’anno precedente, determinata da un contesto congiunturale sfavorevole legato al settore automotive, più precisamente, al calo delle nuove immatricolazioni auto e una diminuzione nella scelta di motorizzazioni diesel. “Come da previsioni il 2018 è stato contraddistinto da una complessa situazione economica e geopolitica, ma Bosch Italia è riuscita ad affrontare e gestire il periodo”. A dichiararlo, Gerhard Dambach, Amministratore Delegato del Gruppo Bosch, durante la presentazione alla stampa del bilancio annuale. “Per il 2019 – ha aggiunto il manager tedesco- la situazione che stiamo affrontando è ricca di nuove sfide e siamo convinti che la diversificazione della nostra azienda potrà offrire numerose opportunità di business attraverso la competenza tecnologica”. Nuovi clienti come la Dallara automobili, hanno compensato la flessione delle divisioni Automotive Electronics e Bosch Engineering.
A margine della presentazione del bilancio, sono stati illustrati anche l’innovativo servizio tramite App di Car Pooling SPLT e il Call4U, la prima social eCall di Bosch Italia. Il car pooling, già attivo per i collaboratori delle sede Bosch di Milano, è stato pensato e realizzato anche per aziende, università e amministrazioni locali. I pendolari che avranno modo di condividere il tragitto casa-lavoro potranno risparmiare su costi di trasferta e contribuiranno a ridurre le emissioni di gas inquinanti nell’atmosfera.
Call4U è invece un sistema di soccorso digitale retrofit che rileva automaticamente gli incidenti in auto e allerta, tramite SMS e/o email, i contatti precaricati fornendo la posizione GPS del veicolo. Chi riceve la segnalazione potrà contattare l’utente al proprio device per verificare la situazione e, se il caso, attivare i soccorsi.
Nel Belpaese, Bosch può contare su seimila collaboratori, quattro centri di ricerca e diciannove società collegate. Lo scorso anno Freud S.p.A., società del Gruppo che opera nello sviluppo, produzione e vendita di utensili di elevata qualità destinate all’uso professionale per l’industria e il commercio, ha inaugurato una nuova sede nella quale, per aumentare l’efficienza energetica e la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, è stato installato un impianto fotovoltaico. Obiettivo di Bosch è la carbon-neutrality entro il 2020. Per quella data tutte le 400 sedi nei diversi Paesi del mondo dovranno essere ad impatto zero.