Primi passi per i coordinatori di Forza Italia Mara Carfagna e Giovanni Toti. I due, appena nominati da Silvio Berlusconi, dovranno accompagnare il partito verso una riforma per cercare di riprendersi dagli ultimi risultati elettorali ed evitare la scissione con una parte degli azzurri sempre più attirata dalle sirene del Carroccio. Carfagna e Toti incarnano proprio le due spinte opposte: con la prima che da sempre spinge per far ripartire la coalizione di centrodestra e il secondo che invece è noto per essere vicino ai leghisti. E se la vicepresidente della Camera vuole “un polo moderato”, il governatore della Liguria invece parla di “fare una rivoluzione d’ottobre”. L’unico punto su cui per ora concordano è la necessità di organizzare le primarie al più presto: Toti si è già candidato, mentre Carfagna temporeggia. Intanto questa mattina, a margine della Cerimonia per il 245esimo anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, a Roma, la Carfagna ha avuto un lungo faccia a faccia con Matteo Salvini.

Toti, intervistato dal Corriere, ha illustrato il suo piano per le prossime settimane: “Ora farò la Rivoluzione d’ottobre, in Forza Italia tutti in discussione”, ha detto. “Serve un bagno di democrazia”, annunciando anche “primarie, non per un sosia di Silvio ma per tutte le cariche”. Ha anche negato che avesse intenzione di andare con il Carroccio: “Non ho mai pensato a una fusione con Salvini”, ha detto il governatore della Liguria. “Siamo alleati, leali, ma siamo una cosa diversa. Sì, va allargato il campo ed è un polo moderato che serve costruire”. “Io certo mi candiderò – fa sapere poi – dopo aver fatto tanto macello mi pare il minimo dell’educazione! Lo farò sulla mia linea, io vengo dal Nord, conosco quel mondo, quelle istanze e sono per una linea di alleanza stretta con la Lega e FdI, in un centrodestra strutturato con chiarezza e univoco. Mara Carfagna credo porterà avanti la sua sensibilità più attenta al Sud, ai temi di quei territori, dal lavoro alla necessità di infrastrutture, guardando probabilmente più al campo moderato e centrista. Ma questo verrà dopo. Adesso dobbiamo lavorare fianco a fianco perché tutto il movimento si allarghi”.

Per Carfagna il punto centrale è quello di riuscire a rilanciare la coalizione: “I rapporti si sono rovesciati, è vero”, ha detto a Repubblica. “Ma ciò non significa essere più deboli, o dover subire una sudditanza psicologica nei confronti della Lega. Io immagino una Fi alleata ma non succube, penso che noi ancora rappresentiamo il punto di equilibrio dell’alleanza, il contrappeso moderato ad alcuni estremismi, e non mi riferisco solo al linguaggio”. Carfagna ha parlato anche della sua ascesa ai vertici del partito: “Io non la vivo come una rivincita personale”, ha detto, “anzi penso sia una sfida collettiva. Certo mi emoziona e mi gratifica… Oggi Fi si rimette in moto. E io sento su di me l’onore e l’onere di indicare la strada a una comunità disorientata, che aspetta risposte di buon senso ed equilibrio in una stagione politica di grandi contrapposizioni. C’è un pezzo d’Italia che non vede l’ora di riconoscersi in una proposta moderata, liberale, riformista ed europeista”. Invece sulla Stampa, Carfagna ha annunciato primarie entro l’anno: “Il percorso dovrà concludersi entro la fine dell’anno, nessun pregiudizio, siamo aperti. E personalmente sono per le primarie fin dal 2014”. Lei e Toti si contenderanno la leadership alle primarie? “Questo lo vedremo in una seconda fase. Per ora con Toti abbiamo il compito di rimettere Forza Italia sui giusti binari con Berlusconi”. Infine, al Messaggero Carfagna ha risposto alla domanda su come si concili l’alleanza con il Carroccio e la spinta che Salvini sta dando per l’autonomia delle Regioni del Nord: “L’ autonomia regionale può essere sicuramente positiva, perché dà più responsabilità, ma si deve tenere conto dell’obbligo costituzionale della perequazione tra territori più ricchi e territori con minore capacità fiscale. Si è cittadini italiani dovunque si vive: chiunque deve poter godere degli stessi diritti in ogni parte d’Italia”.

 

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