Tra le azzurre e i quarti di finale dei Mondiali c’è la Cina che ha chiuso il proprio girone con 4 punti. Dopo una giornata di riposo, la Nazionale della ct Milena Bertolini è tornata ad allenarsi in vista dell’ottavo di finale in programma martedì 25, alle 18, allo Stade de La Mosson di Montpellier. La Cina ha un albo recente di tutto rispetto, dalla finale mondiale persa nel 1999 alla medaglia di bronzo conquistata nella Coppa delle Nazioni, quando fu battuta 3-1 in semifinale dal Giappone.

A guidare il team cinese è l’ex calciatore della selezione asiatica, Jia Xiuquan, che sta già studiando una strategia per fermare le Azzurre, dopo aver messo in fila, nella fase a gironi, una sconfitta con la Germania all’esordio, una vittoria contro il Sudafrica e un pareggio a porte inviolate con la Spagna. Il coach cinese potrebbe decidere di puntare su quello che si è rivelato il punto di forza del solido gruppo di cui è alla guida: la difesa nel 4-4-2 proposto nelle ultime gare. Le ragazze della Repubblica Popolare Cinese hanno subito un solo gol all’esordio, nella sconfitta con le rivali tedesche. Da quel momento, la porta difesa da Peng Shimeng è rimasta blindata.

Contro una nazionale che concede poco, toccherà alle nostre attaccanti trovare la chiave giusta per aprire la difesa cinese. Spera di riuscirci Ilaria Mauro, a caccia del suo primo gol nel Mondiale: “Hanno segnato Barbara (Bonansea, ndr), Aurora (Galli) e Cristiana (Girelli) – ha detto in conferenza stampa l’attaccante della Fiorentina- Ovviamente mi farebbe molto piacere fare gol nella prossima partita, ma siamo un gruppo talmente unito che non conta chi gioca e chi segna. L’importante è dare il cento per cento in allenamento, poi la ct decide chi mandare in campo e ce lo comunica solo poche ore prima dell’inizio della partita”.

Milena Bertolini può contare su un parco attaccanti ricco di talento e, a seconda dell’avversario, può decidere chi schierare in avanti in base alle caratteristiche delle ragazze: “Io tendo a proteggere palla – racconta la bomber viola – mi piace ‘fare la guerra’. Giacinti è molto veloce e, come ha fatto al Milan sfruttando i lanci di Giugliano, segna molti gol in contropiede. Sabatino invece è un Inzaghi dell’area di rigore”.

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