I 5 stelle contro il Carroccio in Friuli Venezia Giulia. Dopo che il governatore Massimiliano Fedriga ha deciso di togliere lo striscione “Verità per Giulio Regeni”, esposto all’ingresso del palazzo della Regione in onore del ricercatore friulano torturato e ucciso al Cairo, il M5s ha deciso di mettere un cartello simile alla finestra degli uffici del Movimento, nel palazzo del Consiglio stesso. La finestra affaccia sulla centrale piazza Oberdan. “Il cartello resterà esposto nonostante la decisione del governatore Fedriga”, hanno detto gli stessi consiglieri, “è un gesto simbolico, con il quale vogliamo ribadire la vicinanza alla famiglia ed esprimere il sentimento di una comunità che non vuole smettere di credere alla ricerca della verità”.
Sul punto è intervenuto anche il deputato M5s Leonardo Salvatore Penna: “È incomprensibile”, ha scritto su Facebook, “la scelta del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia di far rimuovere lo striscione sul Palazzo della Giunta regionale dedicato alla battaglia di verità e giustizia per Giulio Regeni, proprio adesso tra l’altro che il nostro Paese, anche attraverso l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare, si è stretto unanimemente attorno alla famiglia del ricercatore scomparso tre anni fa al Cairo”. E ha concluso invocando una soluzione: “Auspico che nelle prossime ore il presidente della Regione dove è nato e cresciuto Giulio possa tornare sui suoi passi: lo striscione è solo un simbolo, ma se la sua rimozione è sintomo di un disinteresse nella ricerca della verità sull’uccisione in terra straniera di un suo concittadino, è bene che Fedriga lo dica con chiarezza”.
Massimiliano Fedriga aveva difeso la decisione affermando di aver “fatto una scelta chiara, quella di non portare nella mischia politica il dramma e la morte di un ragazzo”. Poi oggi, intervistato su Radio Capital, si è giustificato auspicando che le indagini per la morte del ricercatore vadano avanti, ma chiedendo che siano ricordati anche altri morti friulani: “Credo che sia doverosa la verità e spero che la commissione d’inchiesta e il governo vadano avanti per ottenere la verità su quanto accaduto a Giulio Regeni. Mi auguro che non sia l’unico caso che ha questa attenzione, penso per esempio ai morti friulani nell’attentato a Dacca, penso a Nadia Orlando, ragazza massacrata nella nostra regione per cui chiediamo giustizia, e penso ad una ragazza friulana morta in vacanza in Spagna per un incidente stradale per il quale vogliono archiviare l’inchiesta”.
Per Amnesty International Italia quella del governatore della regione Friuli Venezia Giulia è “una decisione sbagliata presa nel momento sbagliato“. “Proprio mentre alti esponenti egiziani – si legge nel comunicato dell’organizzazione – rilanciano la falsa tesi dell’omicidio di criminalità comune che potrebbe riguardare chiunque ovunque nel mondo e dall’interno del paese arrivano preoccupanti notizie sulla repressione in atto ai danni di avvocati e difensori dei diritti umani che collaborano alla ricerca della verità, il governatore Fedriga, ridicolizzando tra l’altro le campagne fatte “con striscioni e braccialetti”, dà una mano a coloro che ritengono che la ricerca della verità sia un fatto temporaneo, legato a contingenze politiche e che dopo un po’ vada abbandonata. Tutto questo a Trieste, uno dei luoghi in cui lo striscione per Giulio Regeni aveva maggiore significato. Rivolgiamo un appello affinché la regione Friuli Venezia Giulia torni sulla sua decisione e le altre regioni e gli oltre 250 comuni che hanno aderito alla campagna ‘Verità per Giulio Regeni’ continuino a esporre lo striscione”.
Il caso è stato discusso anche in Consiglio Regionale: il consigliere del Partito democratico Cristiano Shaurli ha chiesto che si valuti di rimettere lo striscione o che, in alternativa, i gruppi lo espongano fuori dai loro uffici. Tante le voci che hanno preso posizione sul fronte delle opposizioni. “L’Egitto continua a sabotare le indagini su sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio Regeni. E la Lega che fa? Anziché ritirare l’ambasciatore italiano a Il Cairo ritira lo striscione dal balcone della Regione FVG che chiede verità per Giulio”, ha scritto su Twitter l’ex presidente della Camera e deputata Laura Boldrini (LeU).