In questo periodo in cui siamo circondati da violenza, arroganza e ignoranza ho proprio voglia di raccontare una bella storia: quella di un self-publisher che ce l’ha fatta, anche grazie ad Amazon e a Kdp, il fondo della società americana a cui ho dedicato un post lo scorso febbraio. Qualche cifra per inquadrare bene il caso: oltre 50mila copie vendute, più di 7.500.000 di pagine lette sui kindle Amazon e un incasso di 68mila euro. Non male per un self-publisher. Alla faccia di case editrici blasonate e del circuito editoriale tradizionale.
Il fortunato è Claudio Calabrese, ingegnere, che ha svolto tale professione per 15 anni, finché nel 2002 decide di soddisfare la sua grande passione: scrivere. Ma non trova editori disposti a investire nei suoi romanzi, così pubblica “con contributi indipendenti”, vale a dire a pagamento come fanno molti autori stanchi di ricevere rifiuti. Poi nel 2015 la scelta di autopubblicare con Amazon La logica della follia, con la prima avventura dell’ispettore Andrea Pantaleo.
Inizia con una promozione gratuita per cinque giorni, come previsto dalla politica Amazon, e viene scaricato circa 800 volte. Ancora oggi Calabrese si chiede il motivo di quel successo. Pensava che tutto si sarebbe arrestato con la fine della promozione, invece era solo l’inizio di una incredibile avventura. Quelle centinaia di lettori innescarono il passaparola che oggi, a quattro anni di distanza e circa 13 romanzi all’attivo, di cui cinque gialli con protagonista Pantaleo e altri otto di vario genere, non si è ancora fermata.
E qualche mese fa l’autore ha lasciato il lavoro per dedicarsi solo alla scrittura. Dopo aver ricevuto solo rifiuti e porte in faccia dal settore editoriale italiano, oggi ha realizzato il suo sogno, senza alcun appoggio di stampa, giornali o tv. Da perfetto sconosciuto. In pratica, solo grazie alla piattaforma americana unito al passaparola dei lettori, si è trasformato in un autore di successo. Così ha deciso di tradurre il primo romanzo in inglese e proporlo al pubblico americano. Come era da immaginare, The origin of madness sta scalando le classifiche Usa e del Regno Unito. Riscuotendo ottime recensioni anche su Goodreads. Però per andare oltreoceano ha usato uno pseudonimo: Jonathan Connor.
Insomma cari autori, non abbattetevi e continuate a pubblicare i vostri romanzi con una delle piattaforme che offrono l’autopubblicazione gratuitamente. Però, se volete avere successo, non dimenticate di sottoporre il vostro lavoro a un editing serio e professionale, non limitatevi a far rileggere la vostra opera a familiari e amici. La qualità è uno dei modi per emergere nel mare magnum del self-publishing. E definite una valida strategia di promozione per far partire il passaparola tra i lettori.