SCARTATA PER IL FILM KING KONG - 2/6
Il pubblico però la ama soprattutto per il suo fascino autentico e genuino fuori dal set: in un mondo di attrici eternamente (e chirurgicamente) giovani, Meryl ha conservato una bellezza mai sfigurata dal silicone. La risata sempre pronta, i capelli d’argento e gli occhiali su quel naso scolpito, aquilino, che (per fortuna) non ha mai voluto ritoccare. Solo un regista la scartò perché “troppo brutta” per il film: Dino De Laurentiis, all’audizione di King Kong, ignorando che la Streep capiva l’italiano.
La Streep non ha esitato a usare la sua voce per parlare in favore delle donne e delle minoranze, come quando, ricevendo il Golden Globe alla carriera, ha criticato Donald Trump per aver schernito un reporter disabile. Per tutta risposta, il presidente l’ha definita “una delle attrici più sopravvalutate di Hollywood”. Sarà. In realtà, su 21 nomination all’Oscar di statuette dell’Academy ne conquistate solo tre, oltre che 9 Golden Globes. Sempre diversa e sempre prodigiosa, ecco cinque film per ammirarla ancora e ancora.