“Non mi interessa se in buona fede o in mala fede, ma se qualcuno in questa fase destabilizza il MoVimento con dichiarazioni, eventi, libri, destabilizza anche la capacità del Movimento di orientare le scelte di Governo. Qui stiamo lavorando per il Paese, e questo non lo posso permettere. Non è una partita a Risiko“. Sceglie un post ufficiale sul Blog delle Stelle, Luigi Di Maio, per argomentare “l’incazzatura”, già nota da ieri con la diffusione di un audio, rispetto alle posizioni di Alessandro Di Battista. Che oggi, ospita a In Mezz’ora in più da Lucia Annunziata, ha cercato di abbassare i toni, non rinunciando tuttavia a dire la sua: “Da parte mia non c’è nessun tentativo di destabilizzazione interna. Sono un ex parlamentare che non sta nel governo, che esprime idee su determinati temi, e credo di averne il diritto e il dovere dopo aver contribuito a far crescere il Movimento. Questa non è destabilizzazione e questo dirò a Luigi quando lo vedrò”. E non sarà l’unica cosa su cui discutere: “Ne ho parlato anche con Davide Casaleggio e credo sia d’accordo anche Di Maio – ha sottolineato Di Battista – Noi realizzammo un’agenda di 20 punti ma un movimento ha bisogno continuamente di rigenerarsi e io immagino una nuova agenda“.
DI MAIO RISPONDE AL LIBRO DI DI BATTISTA
Il capo politico del Movimento, che nel meeting di Terni con gli iscritti aveva già dichiarato la sua volontà di proseguire con il governo “finché potremo portare avanti i nostri provvedimenti”, non ha digerito le uscite del front-man dell’anima “movimentista”, in particolare quella pubblicata sul libro Politicamente scorretto (Paper First), in cui sostiene che il risultato delle elezioni europee è anche figlio della scelta dei grillini di chiudersi nei ministeri come burocrati. Ieri sera, al Catania Rousseau City Lab, al fianco di Davide Casaleggio, Di Battista non ha voluto ritornare sulla polemica, dicendo che “con Luigi basterà una telefonata e avremo risolto tutto” e avanzando dubbi sulla tenuta dell’esecutivo a causa delle “continue provocazioni di Salvini“. Il rapporto con il capo politico, stando al post pubblicato questa mattina, non si è però rasserenato, anzi. Il vicepremier si rivolge a lui con una fermezza inedita nei rapporti tra i due: “Stiamo governando la Nazione Italia, non stiamo giocando a risiko. Si rimettano i carriarmatini nella scatola e ognuno porti avanti il ruolo che è chiamato ad assolvere nella società: ministro, parlamentare, attivista, cittadino. Un ruolo non è migliore dell’altro, per quanto mi riguarda. Ma tutti devono essere rispettati e ognuno stia al proprio posto”.
Nel suo post, Di Maio prosegue con il riferimento a Di Battista, allargando il campo al momento delicato che sta attraversando il governo, impegnato in una discussione con l’Unione europea. In questo caso il vicepremier, pur mantenendo il focus sul compagno di partito, allarga il campo del richiamo anche agli alleati leghisti: “Tra l’altro destabilizzare il Governo in questo momento in cui il Presidente del Consiglio sta portando avanti una trattativa difficilissima con l’Unione Europea è da incoscienti, e questo lo dico sia al MoVimento che alla Lega. Non permetterò che né io né il MoVimento veniamo indeboliti da queste dinamiche. Ci mancherebbe altro. Ma è bene che tutti sappiano. Dobbiamo essere una testuggine, non un campo estivo!”
DI BATTISTA DALLA ANNUNZIATA
La replica del leader più movimentista del M5s è arrivata durante l’odierna puntata di In Mezz’ora in più, con Di Battista che rispondendo alle domande di Lucia Annunziata sul suo rapporto con Di Maio ha sottolineato: “Non dico che è tutto a posto, ci vedremo presto e chiariremo screzi e incomprensioni. Quando uno è arrabbiato, si chiarisce” ha detto. Dopo aver ripetuto che il suo non è un tentativo di destabilizzazione interna del M5s e che comunque ha il diritto di esprimere le sue idee, Di Battista ha sottolineato che chi realmente destabilizza il governo è Matteo Salvini: “Ieri ho visto il ministro dell’Interno annunciare che intende convocare i sindacati, questo è un modo di destabilizzare il governo, un ministro dell’Interno deve fare il ministro dell’Interno”.
DI BATTISTA: “SALVINI SI BERLUSCONIZZA”
Dal palco di Catania, nel giorno in cui è esplosa la polemica con il capo politico del Movimento, Di Battista si è dedicato invece a Salvini, dicendosi dubbioso sulla tenuta del governo viste le continue provocazioni dell’alleato. “Ascolto Salvini e ogni giorno si berlusconizza di più: farà trapianti, inizierà a mettere i tacchi. Sarà più Berlusconi di prima”, afferma l’ex parlamentare, ricordando che “se salta il governo salta il taglio dei parlamentari” e precisando: “A Salvini mandai un messaggio prima della formazione del governo e gli dissi “molla Berlusconi” che possiamo fare un sacco di cose. Per cui il mio non è un attacco personale a Salvini. Vorrei che attaccasse i poteri forti e decidesse di stare dalla parte degli italiani. Il suo ‘prima gli italiani’ ora è ‘prima Radio Radicale’ pagata con i soldi degli italiani”.
IL DIBATTITO M5S SUL DOPPIO MANDATO
E alla fine, l’annunciata intervista a Di Battista da parte di Davide Casaleggio non si fa: Casaleggio presenta, semplicemente, l’ex parlamentare M5S. E, anche sul tema della deroga al doppio mandato da Casaleggio non arriva nessun sì alla proposta di Di Battista di una deroga per i parlamentari in caso di crisi di governo. “La riflessione sulla deroga riguarda i consiglieri comunali“, precisa Casaleggio, dopo una dichiarazione generica in cui aveva detto: “Quello dei due mandati è sicuramente un tema di cui si sta parlando, come su altri molti temi, da diversi mesi con l’area di ascolto. Noi continuiamo a verificare se le nostre regole siano attuali e questa è un cosa che continueremo a fare sempre”. E Di Battista gli fa eco: “La deroga per i parlamentari è una cosa mia personale e l’ho proposto soltanto perché non vorrei che per un capriccio politico personale Salvini butti tutto all’aria”.
SALVINI E IL GOVERNO: “GLI ITALIANI CI PREMIANO PER ANDARE AVANTI”
Il Corriere della Sera riporta il dibattito interno al Carroccio sulla tenuta del governo, con Giancarlo Giorgetti e Lorenzo Fontana che teorizzano la necessità di staccare la spina per capitalizzare anche in chiave nazionale il risultato delle elezioni europee. Ma Salvini tira il freno e garantisce che l’esecutivo andrà avanti: “Lo vedo anch’io – riporta il quotidiano – che i sondaggi sono altissimi, ma sono convinto che gli italiani ci premiano perché in questo momento vogliono che il governo vada avanti. Se cambiassimo linea, magari inizieremmo a perdere qualche punto“. E anche il suo staff ripete: “Per noi il tema della crisi di governo non esiste, come non esiste il tema delle elezioni anticipate”. Il leader della Lega, poi, è stato intercettato da SkyTg24 a Milano Marittima e in questa occasione ha parlato (in costume da bagno) anche dalla presa di posizione di Alessandro Di Battista: “Con i Cinque stelle sto lavorando bene, se c’è qualcuno che chiacchiera girando per il mondo, scrivendo libri a pagamento insultando il prossimo gli auguro buona vita”. “È una bella giornata, non ho tempo di parlare di Di Battista” ha detto ancora Salvini, che poi alla domanda sul suo presunto processo di berlusconizzazione (una delle accusa rivoltegli da Di Battista) ha risposto: “Il fisico è quello che è”.