“Oggi devi essere manager di te stesso”. Una filosofia di vita che Salmo ha fatto propria con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Dopo aver intascato tre dischi di platino con l’ultimo album “Playlist” (ad oggi un miracolo considerando il trend negativo attuale delle vendite), Salmo ha deciso di creare un Festival tutto suo e di farlo “con gli unici pazzi che mi stanno ad ascoltare”. È stato un successo da sold out il Red Bull Open Sea Republic, che si è tenuto per due giorni in mare aperto su una grande nave salpata da Genova e arrivata nella sua Olbia. Cinque palchi per oltre trenta artisti ospiti e amici. “Il prossimo anno replichiamo!”, promette soddisfatto, dopo aver regalato ai mille presenti al termine del suo concerto, un minuto di un brano inedito del suo prossimo disco. Top secret.
Uno dei rapper più amati della scena Italiana, infatti, sui social aveva annunciato che stava già lavorando al nuovo disco. “Pensavo di smettere di fare musica per un po’ e invece non è stato possibile. – afferma l’artista – È una cazzata quando dicono ‘ah smetto di fare musica’. Non si riesce mai a comandare l’ispirazione”. E poi rivela: “L’unica cosa che mi interessa è sempre la musica che metto davanti a tutti, a qualsiasi cosa, anche ai soldi che ad esempio mi ha offerto X Factor. Quindi se devo fare musica, devo rinunciare a delle cose che mi portano ‘visibilità’. Dipende anche fino a dove vuoi arrivare. Quando diventi popolare non ti poni un limite, vuoi tutto quello che ti arriva. E sbagli, perché devi sapere dove vuoi arrivare. Per me, in questo preciso momento, andare a X Factor sarebbe stato scavarmi la fossa da solo e mettermi in salvo. Come fossi stato a fine carriera”. Nessun riferimento (o quasi) a Fedez: “Lui si è organizzato la vita in un’altra maniera. Ognuno fa quello che gli pare”.
Quindi a “X Factor” dentro Sfera Ebbasta. “Lui è di una natura diversa dalla mia – spiega Salmo -, anche quando abbiamo collaborato assieme (nel brano “Cabriolet”, ndr) l’ho scelto proprio perché differente dal mio stile musicale. Lui ci può stare a X Factor, perché no? Sono curioso di vedere cosa accadrà. Io al suo posto non sarei andato, infatti non l’ho fatto (ride, ndr)”.
Salmo è uno degli artisti di maggior successo in un panorama musicale che vede gli artisti pop “classici” faticare, e non poco, sia dal punto di vista discografico che Live. “Una cosa è certa – dice Salmo – se sei bravo dal vivo hai vita eterna, non morirai mai. Un esempio? Prendete Vasco Rossi oggi. Magari pubblica un inedito che va forte in classifica la prima settimana poi sparisce. Invece quando fa i live è mondiale! Quando si parla di Vasco si parla, giustamente, della sua fortissima dimensione live”.
Perciò le cose non cambieranno? “L’evoluzione artistica è così rapida che fra un paio di mesi cambierà tutto – azzarda il rapper -. Anzi sta già cambiando. Non è neanche difficile capire che cosa potrebbe succedere, se si considera lo scarto di vent’anni nel mondo musicale. Tutto si rigenera. Quindi la gente oggi, quasi nel 2020, andrà a pescare robe del 2000. Il punk e il rock saranno nuovamente masticati e sputati fuori. Già ora si intravede qualcosa in tal senso…”.
Però tutti sembrano pazzi per la trap. “È solo un modo molto semplice di far musica – spiega Salmo -. Con la trap si fanno hit per vincere facile. È una cosa preconfezionata, alla portata di tutti. Facile da fare. Perché un ragazzo dovrebbe imparare a suonare uno strumento, se si possono usare campionamenti al pc? Perché studiare canto, se si usa l’auto-tune? Personalmente poi preferisco la trap americana perché vera, viene da una realtà difficile del ghetto, dello spaccio. La trap italiana invece è solo birra diluita nell’acqua e spesso sono i figli di papà a farla”.
Infine proprio nelle ore in cui Salmo fa un po’ il punto della situazione sul suo futuro professionale, il suo collega Emis Killa è finito nell’occhio del ciclone delle polemiche social per una battuta. Infatti il rapper ha scritto su Twitter: “A una donna non dovrebbero mai puzzare le ascelle. Neanche se fa la maratona di New York. Che incubo!”. In molti hanno accusato Emis Killa di maschilismo. Pronta la risposta (e la difesa) di Salmo: “Ma davvero è stato accusato in questo modo? E pensare che un mio amico si eccita mentre odora le ascelle puzzolenti!”.