Orlando Martinez, Dan Myers e Scott Smith, detective di Los Angeles – all’epoca dei fatti in carica per le indagini sul decesso di Michael Jackson – raccontano tutta la verità sulla morte del Re del Pop nel documentario esclusivo Killing Michael Jackson, in onda questa sera, lunedì 24 giugno, alle 21.25 sul Nove. Ripercorrendo gli sviluppi dell’inchiesta, Martinez sottolinea l’importanza dei risultati emersi dall’autopsia: “L’esito dell’esame tossicologico ha segnato una vera svolta perché ha dato un nuovo slancio alle indagini. Anzichè andare a intuito, potevamo basarci sui fatti”, mentre il collega Myers aggiunge: “Abbiamo cominciato a farci delle domande: cos’era accaduto? E quanto era grave?”. Smith conclude accennando ai sospetti contro il dottore personale di Jackson, Conrad Murray, colpevole di aver provocato la morte del cantante con una dose fatale dell’anestetico Propofol: “I risultati dell’esame tossicologico dicevano una cosa e il Dottor Murray ne diceva un’altra. Il tutto non tornava perchè era impossibile che la sua versione reggesse alla luce di queste scoperte. C’era abbastanza Propofol da riuscire a stendere un rinoceronte”.