Avviata la profilassi per i dipendenti comunali entrati in contatto con il contenuto della busta. Zaia: "È un atto di criminalità, e come tale va trattato, senza che si ceda alla tentazione di derubricarlo a bravata o scherzo di cattivo gusto"
Una busta con la scritta “The end” e della polvere bianca è stata inviata al sindaco di Treviso Mario Conte. A trovare la busta, arrivata a Ca’ Sugana, sede del Comune, sono stati alcuni dipendenti comunali: per i sette che sono entranti in contatto con la polvere è stata avviata la profilassi con i controlli in ospedale. Inizialmente si era ipotizzata anche la presenza di antrace, circostanza poi esclusa dai primi accertamenti. Sul posto sono intervenuti subito i Vigili del Fuoco di Treviso e del nucleo Nbcr di Mestre e i Carabinieri di Treviso che ora indagano sulla vicenda. “Ciò che posso dire in questo momento è che questi atti intimidatori non mi fanno paura!”, ha scritto Conte sul suo profilo Facebook.
In diversi hanno espresso solidarietà al sindaco leghista, a partire dal ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana e il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha commentato così le minacce: “Attentati a sedi di partito, minacce di morte reiterate sui muri, adesso anche la polvere bianca che richiama minacciosamente l’antrace. Tira una brutta aria per la libertà e la democrazia. È un atto di criminalità, e come tale va trattato, senza che si ceda alla tentazione di derubricarlo a bravata o scherzo di cattivo gusto”.