Il ragazzo rimane accusato per la morte di Giuseppina Lo Brutto nell'incidente avvenuto in provincia di Treviso il 7 giugno scorso. La fidanzata lo aveva accusato di aver svoltato per uccidere entrambi. Ma il giovane davanti al giudice ha sostenuto che "lo scontro è stato provocato per fermarla mentre apriva la portiera in corsa"
Christian Barzan, il 21enne accusato della morte di Giuseppina Lo Brutto, la 62enne morta nell’incidente di Povegliano del 7 giugno scorso, è tornato in libertà: sono caduti gli indizi di colpevolezza per i reati di omicidio volontario, tentato omicidio, stalking e violenza sessuale. Il ragazzo rimane accusato di omicidio stradale. Il giudice Angelo Mascolo ha quindi revocato la misura della custodia cautelare in carcere e ha disposto l’obbligo di dimora. A riportarlo è il Corriere del Veneto.
Il giudice ha preso la decisione dopo aver sentito la deposizione di Barzan che, nell’interrogatorio di garanzia del 17 giugno, ha affermato che non voleva suicidarsi, non intendeva uccidere nessuno e che l’incidente, avvenuto mentre era in macchina con l’ex fidanzata, sarebbe stato causato da una disattenzione: “Stavo cercando – ha affermato – di impedirle di aprire la portiera dell’auto mentre era in corsa”. Per quanto riguarda invece le frasi pesanti inviate via sms alla sua ex ragazza, che lo ha accusato anche di violenza sessuale, Barzan si è giustificato dicendo che “erano legate a un momento particolare di crisi personale e sentimentale“.
Secondo quanto dichiarato, a seguito dell’interrogatorio, dall’avvocato del ragazzo Fabio Crea, “i due si sono incontrati in un luogo appartato; hanno avuto un rapporto sessuale consenziente poi quando è stato il momento di avviarsi verso casa sono riesplosi i risentimenti tra i due. La ragazza ha strattonato Christian, il rapporto era in costante discussione, e lui l’avrebbe strattonata a sua volta tagliandola superficialmente”. “Lei – prosegue l’avvocato – avrebbe urlato una prima volta, poi avrebbe guardato le ferite in uno specchio accendendo la luce in auto, quindi nuovi spintoni e la perdita di controllo della vettura con l’incidente fatale contro l’auto della donna deceduta”.
Completamente diverse erano state invece le dichiarazioni della ragazza, che aveva affermato che l’ex fidanzato voleva ucciderla e uccidersi e per questo si sarebbe scagliato contro la macchina di Giuseppina Lo Brutto: “Lo ha fatto apposta – aveva detto – voleva uccidermi perché non volevo stare con lui”. La ragazza aveva accusato Barzan anche di violenza sessuale e stalking.