Rispetto alla mortalità, ha spiegato il presidente dell’Iss, si evidenzia “un miglioramento generale delle condizioni di salute a Taranto, così come osservato a livello regionale e nazionale, pur rimanendo alcune criticità”. Il quadro resta particolarmente complesso per quanto riguarda le malattie tumorali: rispetto al 2006/2013, ha riferito Brusaferro, nel quadriennio 2014/2017 si confermano ricoveri in eccesso per malattie legate a inquinamento industriale “in entrambi i sessi per il tumore del polmone, per il mesotelioma della pleura e per le malattie respiratorie croniche”. Nello stesso arco temporale è stato registrato “un eccesso di ricoverati anche per le patologie dell’apparato respiratorio nel loro complesso, sia tra gli uomini che nelle donne”.
Una parte degli eccessi di ricoverati per tumori maligni dell’apparato respiratorio tra gli uomini “sono attribuibili a esposizione occupazionale” nel settore metallurgico. Grillo ha spiegato allo stesso tempo che, stando ai dati del ministero, “abbiamo un tasso standardizzato di mortalità che indica un lieve aumento, per tutte le cause, per quanto riguarda il sesso maschile. Non solo per le neoplasie ma, ad esempio, per malattie cardiovascolari”. In sostanza: “Esiste sempre un delta, un maggior rischio per quanto riguarda il Sin di Taranto, comunque diminuito rispetto al dato che avevamo nel periodo 2006/2013. Il trend 2014/2016 segnala quindi “una discesa ma conferma anche che esiste ancora un maggiore rischio per la popolazione dell’area”, ha concluso Grillo sottolineando che “sono invece leggermente positivi i dati di biomonitoraggio, che è un indicatore a breve termine, al contrario della mortalità che è un indicatore a lungo termine”.