La casa dell'ovale Blu ritira fuori dal cilindro un nome storico. Ma stavolta, a differenza di 17 anni fa, non lo associa a una sportiva bensì a uno sport utility dotato anche di tecnologia mild-hybrid da 48 Volt e dalle dimensioni contenute. Ovvero il segmento che tira di più in Europa. Le concorrenti principali saranno Renault Captur e Peugeot 2008
Partiamo da un dato assodato: nel 2018 in Europa la categoria dei suv è cresciuta del 18% e valeva 5,3 milioni di unità (+800 mila sul 2017), un terzo del mercato totale. Gli sport utility di taglia compatta, poi, hanno un tasso di crescita elevatissimo: +37% e 1,83 milioni di unità complessive. Non sorprende, quindi, che la nuova scommessa commerciale di Ford abbia sembianze da crossover di taglia urbana: si chiama “Puma”, come la sportivetta a tre porte che la marca commercializzava fino a 17 anni fa.
Altro minimo comun denominatore con la Puma originale è la meccanica, che deriva dalla Fiesta – rispetto a cui il passo cresce di 9 cm, per 258 totali, mentre la seduta si alza di 60 mm –, più precisamente dalla piattaforma B dell’Ovale Blu. La nuova Puma non sostituirà la più piccola EcoSport, anzi, la affiancherà a presidio del medesimo e redditizio segmento. Lunga circa 4,2 metri, la vettura si distingue per gruppi ottici frontali ad andamento verticale, ispirati a quello della supercar GT, per le carreggiate larghe e per una linea di cintura tesa, che contribuisce a scolpire la fiancata.
Insomma, la presenza estetica non le manca e nemmeno la spaziosità interna, come testimoniato dal bagagliaio da 456 litri di capacità che, con la seconda fila di sedili reclinata, può ospitare oggetti fino a 112 cm di lunghezza, 97 cm di larghezza e 43 cm di altezza. E, se non basta, c’è un ulteriore pozzetto da 80 litri ricavato sul fondo del baule: uno spazio di 763 mm di larghezza, 752 mm di lunghezza e 305 mm di profondità, in grado di alloggiare oggetti fino a circa 115 cm di altezza. All’interno, con finiture curate, spiccano il touchscreen centrale da 8’’ e il quadro strumenti digitale da 12.3’’.
Non mancano, poi, soluzioni votate alla versatilità o allo stile, come i sedili anteriori e posteriori con rivestimenti rimovibili e lavabili o il tetto panoramico apribile a tutta lunghezza. Inoltre, la Puma offre pure il sedile con massaggio lombare e l’Hands-free Tailgate, l’apertura e chiusura del portellone senza l’uso delle mani: basta dare un colpetto col piede sotto al paraurti posteriore. Sotto al cofano i motori EcoBoost 1.0 a tre cilindri turbo con potenze da 125 a 155 Cv e tecnologia mild-hybrid con batterie a ioni-litio da 48 volt: il consumo medio dichiarato parte da 5.8 l/100 km, contenuto anche dalla disattivazione programmata dei cilindri che, in determinati frangenti di guida, può spegnerne uno per migliorare l’efficienza.
Fra le tecnologie di ausilio alla guida anche l’Adaptive Cruise Control con Stop&Go e la nuova funzionalità di avviso di pericolo in tempo reale “Local Hazard Information”: avverte il guidatore di eventuali pericoli presenti sulla strada da percorrere prima che questi vengano rilevati dai sensori dell’automobile. Puma sarà in vendita dalla fine dell’anno e verrà prodotta presso lo stabilimento di Ford a Craiova, in Romania, dove dal 2008 il costruttore ha investito oltre 1.5 miliardi di euro. I prezzi sono da definire, le concorrenti designate no: sono, in primis, Renault Captur e Peugeot 2008.